Netto salto stilistico e qualitativo per la nuova Hyundai i10 che offre spazio e dotazioni da grande. Con il tre cilindri 1.0 da 66 cv si fa apprezzare nella guida di tutti i giorni

È una di quelle macchine che sembrano fatte apposta per piacere senza tante riserve. Intendiamoci, non che le altre siano mirate a infastidirci alla vista o alla guida, ma la nuova Hyundai i10 riesce effettivamente a rispettare quelli che crediamo siano gli obiettivi di qualsiasi progettista e designer. Nonostante sia decisamente alla base della gamma del costruttore sudcoreano, la i10 dell’ultima generazione — la seconda, dopo quella del 2007 — manifesta già a prima vista l’impegno profuso a livello progettuale e stilistico.Perché se è indubbio che qualsiasi nuovo modello rappresenti un passo avanti rispetto a quello che lo precedeva, poche altre volte come questa abbiamo avuto la netta sensazione che la variante sostituita sembrasse tutto d’un tratto una sorta di “scatoletta”, una volta poste fianco a fianco le due generazioni. Del resto i vertici Hyundai hanno fatto capire di essere determinati a “sfondare” nel segmento A con questo modello.Insomma , il design moderno e attuale, rispettoso del family feeling Hyundai, è una delle prime caratteristiche molto apprezzabili di questa i10, la piccolina del gruppo (poco più di tre metri e mezzo con i suoi 366 cm di ingombro longitudinale) che viene offerta con due tipi di motorizzazione e alimentazione: la 1.0 12V a tre cilindri da 66 cavalli (quella che abbiamo provato) disponibile anche a GPL, e la 1.2 quattro cilindri 16V da 87 cv. In entrambi i casi è disponibile la versione con cambio automatico a 4 rapporti, al posto di quello manuale a 5 marce, per un sovrapprezzo di mille euro tondi. Analizzando dettaglio per dettaglio questa intrigante piccolina, partiamo allora dalla carrozzeria: seppur realizzata in Europa, questa segue sempre la più recente filosofia stilistica della Casa orientale, il cosiddetto design “fluidic sculpture” che si integra perfettamente con le ben diverse dimensioni della i10 rispetto ad altri modelli Hyundai.Anche in questo caso la griglia esagonale del radiatore distingue le Hyundai di concezione europea. Spiccano inoltre le luci diurne a Led, offerte di serie sull’allestimento Style della vettura provata; sempre a Led sono gli indicatori di direzione integrati negli specchietti. Più lunga, larga e bassa rispetto alla precedente i10 (rispettivamente di 80, 65 e 40 mm) quella nuova presenta in generale linee più spigolose ma ben calibrate, che danno un buon effetto di dinamicità senza risultare eccessive e far perdere in eleganza. Così non “pesa” che la linea di cintura sia più massiccia.Oltre alle varie soluzioni stilistiche facilmente visibili nelle immagini, segnaliamo alcuni accorgimenti costruttivi come il parabrezza a filo dei lamierati, soluzione che favorisce l’aerodinamica (viene dichiarato un Cx pari a 0,31) aiutando altresì a ridurre i consumi, ma limita pure la rumorosità. Il tutto viene “ottimizzato” per la nostra vista e i nostri gusti grazie alla disponibilità di svariate colorazioni esterne, anche pastello, metallizzate e perlate.

<dl class="wp-[ge:sn:auto:29361]]Le verniciature di cui abbiamo appena parlato fanno parte della lista di optional, e allora passiamo appunto a considerare le dotazioni. Che magari non risulteranno inedite in assoluto, ma risaltano in positivo se riusciamo a ricordare che parliamo di una vettura del segmento A. La i10 viene fornita di base nell&rsquo;allestimento Classic, che integra gi&agrave; i controlli elettronici di stabilit&agrave;, il mo nitoraggio della pressione dei pneumatici, i sei airbag e gli alzacristalli anteriori. Troviamo anche quelli posteriori salendo alla versione Comfort, che aggiunge pure il climatizzatore a controllo manuale, la regolazione in altezza del sedile lato guida, i rivestimenti dei sedili completamente in tessuto anzich&eacute; tessuto/ vinile, nonch&eacute; l&rsquo;autoradio. Passando alla versione di lancio Login (finch&eacute; &egrave; prevista) questa si evidenzia per offrire allo stesso prezzo della Comfort anche accessori del valore &ldquo;nominale&rdquo; di 600 euro (stando alla lista degli optional) vale a dire i fendinebbia anteriori e le luci diurne a Led, oltre agli altoparlanti posteriori, ai comandi radio al volante e al sistema Bluetooth. Infine la versione top, la Style, propone pure l&rsquo;assistenza alle partenze in salita, la segnalazione delle frenate d&rsquo;emergenza, i cerchi in lega (sempre da 14 pollici, sulla 1.0), gli indicatori di direzione a Led integrati negli specchietti, le cinture regolabili in altezza e i fari con illuminazione laterale statica, fra le altre cose.Per la 1.0 Style, oltre alle varie verniciature (questa &egrave; la &ldquo;star dust&rdquo; e non &egrave; particolare) l&rsquo;unico optional &egrave; il Premium Pack che offre il clima automatico e i sensori di parcheggio posteriori, entrambi presenti sulla vettura di prova, per un prezzo totale di 13.350 euro. Doveroso ricordare la garanzia di 5 anni che comprende assistenza e controlli, come pure l&rsquo;offerta di lancio che ancora per poco permetter&agrave; di ottenere la Login a soli 9.850 euro, cio&egrave; 2.100 meno del prezzo teorico.

Rivestimenti bicoloreLa doppia colorazione dei rivestimenti interni &mdash; arancione o blu a seconda del colore di carrozzeria &mdash; interessa sia i sedili che la plancia. Questa non presenta un design rivoluzionario, ma risulta piacevole e ordinata. Per esempio i comandi del climatizzatore sono in posizione elevata e facilmente raggiungibile. Ok anche i vani portaoggetti: nelle tasche delle portiere pu&ograve; starci una bottiglia da 1 litro.Tante funzionalit&agrave; da categoria superioreNell&rsquo;allestimento della i10 provata, il volante (rivestito in pelle al pari della leva cambio) integra parecchi pulsanti, specie per comandare il sistema audio. A questo proposito non mancano le classiche prese Aux e Usb, celate dallo sportello del vano al centro (sopra): &egrave; possibile tenere qualcosa sotto carica senza lasciarlo in vista. Semplice ma completo il quadro della strumentazione, che integra il display del computer di bordo e numerose spie, a testimoniare la quantit&agrave; di funzioni presenti sulla vetturaCinque posti e mille litri di bauleOmologata per cinque persone, la i10 presenta il divano abbassabile a due terzi, soluzione che favorisce il carico e aumenta la capacit&agrave; del bagagliaio da 252 a 1046 litri: buona, peccato solo che il vano sia un po&rsquo; &ldquo;corto&rdquo; in corrispondenza della cappelliera.

Che le utilitarie di oggi non costringano pi&ugrave; a troppe soluzioni di compromesso o a limiti nel loro utilizzo, &egrave; qualcosa di pi&ugrave; di un&rsquo;impressione. E un ulteriore esempio arriva dalla nuova Hyundai i10.Il fatto che le aumentate dimensioni di ingombro e il passo allungato rispetto alla versione precedente abbiano consentito un&rsquo;abitabilit&agrave; maggiore, per esempio, si percepisce facilmente: l&rsquo;abitabilit&agrave; per cinque persone &egrave; davvero realistica, pur se il quinto avr&agrave; giocoforza qualche limite a livello di spalle. Proprio alla luce di tanta abbondanza di spazio, stupisce che la plancia, prolungandosi verso il basso sul lato del guidatore, arrivi davvero vicina alle ginocchia: nulla di cos&igrave; drammatico da richiedere dei... parastinchi, ma ogni tanto questa vicinanza si avverte per chi guida &ldquo;sotto&rdquo;, sia durante la guida, ma soprattutto nel salire e scendere dalla vettura. Fatta l&rsquo;abitudine al tunnel, una volta in marcia ci si pu&ograve; concentrare sulla guida, che nel traffico &egrave; favorita dalla buona visibilit&agrave;: gli specchietti sono di dimensioni generose e semmai l&rsquo;unico limite sta nel &ldquo;rialzo&rdquo; posteriore all&rsquo;estremit&agrave; dei finestrini. Durante la marcia, il motore non distrae: si avverte che &egrave; un tre cilindri, per via della classica timbrica, ma &egrave; ben isolato acusticamente. Inoltre, nonostante la potenza che ne rende possibile l&rsquo;uso da parte dei neopatentati e quindi &egrave; relativamente ridotta, nelle marce basse risulta sufficientemente reattivo da non richiedere particolari attenzioni per districarsi nel traffico.Per cui anche se non stiamo certo parlando di una sportiva, prendono valore i riscontri dei test come la prova di accelerazione: 13&rdquo;52 per passare da zero a 100 orari non sono male per una mille. Anche la ripresa &egrave; buona, poi per&ograve; la i10 sembra perdere efficienza al salire della velocit&agrave;, e cos&igrave; non supera i 155,9 km/h.Ma soprattutto, una certa insistenza sul pedale dell&rsquo;acceleratore corrisponde a un consumo non troppo contenuto: se a 90 orari &egrave; possibile superare i 20 km/litro, a 130 si scende sotto i 13, un netto sbalzo. In generale, una media effettiva di 16,854 km/ litro &egrave; da considerare un valore soddisfacente, ma c&rsquo;&egrave; chi nella classe fa meglio.. Fra l&rsquo;altro, l&rsquo;indicatore grande del carburante e il serbatoio dalla capienza non esagerata fanno avvertire abbastanza facilmente l&rsquo;abbassarsi della lancetta man mano che cala il carburante: una bella botta aggiuntiva sul lato psicologico.Fortuna che &egrave; disponibile anche la versione alimentata a GPL, mentre per il diesel al momento non se ne parla. I punti in cui invece la i10 svetta sono la frenata e la rumorosit&agrave;. Per la prima va premesso che Hyundai, per la suo nuova city car, &egrave; andata a sviluppare l&rsquo;impianto frenante &mdash; e in generale sterzo/sospensioni &mdash; su una particolare strada alpina (non &egrave; stato detto quale, ahim&eacute;) che in soli 12 km presenta un dislivello di ben 1.600 metri. Questo lavoro di sviluppo, unitamente ai quattro dischi dell&rsquo;impianto (con un ben tarato sistema ABS/EBD) ha permesso di arrestarsi dalla velocit&agrave; di 100 km/h in soli 35,4 metri.Allo stesso modo anche l&rsquo;assetto risulta preciso e comunicativo, aiutando ad ottenere buone sensazioni di guida e di controllo. A favore della sicurezza anche le assistenze elettroniche sufficientemente puntuali, che intervengono quando serve e non troppo presto. Lo sterzo &egrave; preciso e si indurisce un poco solo nelle curve pi&ugrave; strette, mentre le sospensioni non sono troppo frenate ma non causano noiosi dondolii, concorrendo al confort generale anche se, per le ruote piccole che &ldquo;affondano&rdquo; nelle buche, si avvertono le asperit&agrave; del fondo stradale.Comunque da questo punto di vista risulta davvero notevole l&rsquo;aspetto acustico: alle velocit&agrave; autostradali si rilevano almeno 3 decibel in meno delle concorrenti. Insomma il lavoro profuso per limitare le vibrazioni e i rumori, fra meccanica e scocca, ha dato i suoi frutti e questi sono ben percepibili.

Per realizzarla sono stati investiti 475 milioni di euro nello stabilimento turco di Izmit, dove appunto viene prodotta. La nuova i10 &egrave; cos&igrave; del tutto europea, dal design &mdash; &egrave; stata progettata nel centro HMETC di R&uuml;sselsheim, in Germania &mdash; alla costruzione.Si &egrave; mirato molto a confort e silenziosit&agrave;: oltre a nuovi cuscinetti idraulici per il motore, ci sono particolari strutture di rinforzo sul cruscotto, con pannello fonoassorbente; poi nuovi supporti finestrini e doppie guarnizioni alle portiere. Allo stesso tempo la scocca pi&ugrave; robusta (29,6% di acciaio ad alta resistenza) migliora il comportamento anche su rumore e vibrazioni, oltre che in rigidit&agrave; torsionale senza inficiare il peso complessivo.Dal punto di vista del motore, abbiamo la nuova unit&agrave; a 3 cilindri con doppio albero in testa e fasatura variabile sul lato aspirazione. Fra le altre novit&agrave;: il blocco in alluminio con canne in ghisa, le bielle pi&ugrave; leggere, l&rsquo;albero motore con offset di 11 mm, ugelli per raffreddare i pistoni, nonch&eacute; molle valvole con minori attriti, valvole con rivestimento in &ldquo;diamond-like carbon&rdquo; e trattamento superficiale (physical vapour deposition) pure per pistoni e segmenti.

Hyundai i10 1.0, una piccolina che si fa amare, prova su strada

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