Kia Soul 1.6 CRDI, prova su strada

Kia Soul 1.6 CRDI, prova su strada
Bella con l'anima: originale, modaiola e concreta con tanto spazio, una guida di sostanza, ma non consuma poco

di Marco Visani

02.09.2014 ( Aggiornata il 02.09.2014 15:11 )

Rilevamenti e Tecnica

Nonostante le sostanziali somiglianze stilistiche con la generazione precedente, sottopelle la Soul è tutta un’altra macchina. Eredita infatti il pianale dell’ultima Cee’d, con passo tuttavia accorciato da 265 a 257 centimetri, che sono comunque 2 in più rispetto alla vecchia. In confronto alla quale ha anche una rigidità torsionale aumentata del 29%. Di fatto, le scelte tecnologiche sono molto tradizionali e ricalcano le strade più praticate da oramai tutti i costruttori per i modelli dei segmenti medi: avantreno McPherson, ponte torcente dietro.

Il 1.6 turbodiesel (comune, oltre che alla Cee’d, alla Soul precedente, anche se qui è stato ottimizzato per limitare i consumi ed emissioni, pari a 132 g/m di CO2) è un 16 valvole con la piccola particolarità tecnica della distribuzione comandata da una catena, invece che da una cinghia dentata, il che – semplificando al massimo – si traduce in un pizzico di rumorosità in più compensato dall’assoluta assenza di manutenzione specifica (non bisogna “fare la cinghia” ai fatidici 100mila km visto che non c’è). Tra le altre particolarità tecniche, nuovamente derivate dal resto della gamma, il servosterzo a comando elettrico Flex Steer con due gradi di assistenza.

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