Non avrà esattamente le sinuosità della Prophecy Concept ma a Ioniq 6 va dato atto d'aver mantenuto un'impostazione di stile simile.
Presentazione lontana ormai pochi giorni, entro la fine di giugno Ioniq svelerà il secondo modello dopo l'originale crossover Ioniq 5. Non cambiano le premesse tecniche, quelle dell'architettura e-GMP, con un'autonomia attesa in prossimità dei 500 km.
Berlina compatta il ruolo di Ioniq 6
Con la 6 il marchio di casa Hyundai (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) andrà a rimpiazzare di fatto la proposta Ioniq Electric - offerta anche nelle declinazioni ibride full e plug-in -. Un posizionamento nel segmento C, dal quale sfoggiare un ampio passo, sbalzi ridotti e, soprattutto, uno stile affusolato.
Design a inseguire la massima efficienza
Le carrozzerie streamlined sono un tornare a forme del passato, quando la massima efficienza nel fendere l'aria era funzione, soprattutto, di alte velocità di punta per le auto da corsa. Da inizio Novecento e per tutto il secolo sono innumerevoli le proposte stilistiche e progettuali incentrate sull'estrema fluidità delle linee.
I muletti di Ioniq 6 avvistati su strada segnalano una sostanziale separazione da quanto immaginato con Hyundai Prophecy Concept. Una coupé quattro porte, quel concept, basso e straordinariamente evocativo di sportività e purezza delle linee.
La conversione a modello stradale avrà alcuni tratti molto più ordinari. Mancheranno, da quanto avvistato sui muletti, le portiere prive di cornice intorni ai finestrini. Confermata la forma rastremata in coda, bassa e allungata. Un piacevole progetto di berlina compatta introdotto dal primo bozzetto di stile, a confermare una linea di cintura alta e un posteriore con spoiler a separare visivamente la coda bassa dal volume del bagagliaio e del lunotto.