C'è un'altra Mercedes C111 Concept all'orizzonte. Sarà, di fatto, il sesto progetto a impiegare una sigla introdotta sulla scena nell'autunno del 1969, al salone di Francoforte, passata nel 1970 dalla prima evoluzione C111-II al salone di Ginevra e altre tre successive interpretazioni tra il 1976 e il 1979.
I primi teaser diffusi su Instagram non rivelano molto della show car, se non un frontale interamente digitale e le linee in coda molto rastremate. Con ogni probabilità il concept servirà a introdurre i temi del prossimo sviluppo tecnologico nel campo dell'elettrico e dell'alta efficienza.
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La prima auto interamente progettata al computer
La C111 delle origini (in foto), progettata da Bruno Sacco e Josef Gallitzendörfer, è nella storia per essere stata la prima auto progettata interamente al computer, con metodo ESEM e grazie al quale i tempi di sviluppo vennero ridotti di 4 mesi.
Una sportivissima aerodinamica e leggera, con carrozzeria in fibra di vetro, questo fu il progetto Mercedes C111 del 1969-70 e le successive evoluzioni.
Il motore Wankel di allora e l'elettrico di oggi
Temi che potrebbero continuare con la moderna C111 2023. Dove certamente si interromperà la continuità è sulla soluzione di motore. I quattro rotori Wankel del '69 lasceranno il posto a un sistema elettrico.
La show car sarà un manifesto di stile, come indirettamente confermato da Gorden Wagener, a postare su Instagram una serie di teaser, celebrando la C111 come "Una forma di innovazione e tradizione: una nuova era del design". O, ancora, "Un'icona ricaricata: benvenuta nel futuro. Siete pronti per la Iconic Luxury?".
Alcune soluzioni di stile e di attenzione aerodinamica potrebbero anticipare quanto Mercedes (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) porterà, presto, su strada con la nuova EQA, ovvero, la berlina elettrica la cui presentazione è attesa nel 2023. Un posizionamento sul mercato che vedrà la EQA collocarsi come una sorta di CLA elettrica.