Per gli aficionados di BMW M e della BMW M3 in particolare, per i puristi, immaginare che la M3 diventi elettrica è un'eresia. Si farà, il progetto è sul tavolo dei tecnici e nei prossimi anni approderà su strada. Questo è certo. Avverrà intorno all'architettura Neue Klasse, che nel 2025 produrrà il primo modello, sotto forma di una berlina di segmento D. Sarà la Serie 3 elettrica, poi avanti con il suv iX3, recentemente avvistato su strada.
In questo percorso, l'evoluzione verso la sportività massima di Serie 3 porta a una M3 elettrica sulle cui caratteristiche sappiamo di uno schema a quattro motori elettrici, perché anticipato da Frank Weber, componente del CdA BMW (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato).
Verrà usata la sigla iM3?
Sui rumours recenti, che indicavano la registrazione presso l'ufficio brevetti europeo, da parte di BMW, della sigla iM3, invece, è intervenuto l'a.d. della divisione BMW M, Franciscus van Meel, sgombrando il terreno da uno scenario che veda l'accostamento nella stessa sigla di BMW i e BMW M. Spesso, è prassi registrare sigle per proteggere il brand, al di là del loro impiego.
"In realtà, non useremmo mai una i su una M, anche se fosse elettrica. Perché una M3 ha avuto un motore quattro cilindri, un sei cilindri, un otto cilindri. Ha avuto motori aspirati e turbo. Adesso ha anche una trazione xDrive ma è sempre rimasta una M3", spiega a Top Gear UK.
"Se dovessimo mai fare qualcosa del genere, verrebbe sempre chiamata M senza i. Perché quella (BMW i; ndr) è solo la tecnologia ed M non è qualcosa intorno alla tecnologia. È una sigla che ruota su una promessa, intorno al motorsport, intorno alle emozioni. Non è qualcosa che attiene alla tipologia di powertrain".
Le "versioni M" di modelli elettrici BMW i, presenti nella gamma i4 (i4 M50 Sport) come su i5 (i5 M60 Sport) e i7, in realtà sono altra cosa rispetto a un progetto "factory" BMW M. Possono classificarsi un po' come il rapporto che corre tra una BMW 330i e una BMW M340i, ben altra cosa rispetto a una M3.