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Tesla, 19enne “buca” il software e poi avvisa i proprietari delle auto via mail

Intorno alla metà di gennaio 2022, sui Twitter è diventato virale il commento di un ricercatore statunitense di 19 anni, tale David Colombo, che dichiarava pubblicamente di essere riuscito a violare da remoto il software di oltre 25 vetture Tesla vendute in 13 Paesi differenti. Adesso arriva un aggiornamento: il giovanissimo ha avvisato via mail (essendo riuscito a ottenere anche quelle) i proprietario delle auto in questione, per metterli al corrente del pericolo e delle falle del sistema Tesla. Ma andiamo con ordine.

Un giovanissimo "sfida" Tesla

Il 19enne di tecnologia se ne intende, è infatti fondatore di una startup di cybersecurity. Sfruttando le sue capacità è riuscito a individuare una falla nel sistema di sicurezza di Tesla, accendendo così alle funzionalità di parecchie vetture acquistate e potendo, per esempio, accendere lo stereo o le luci, abbassare i finestrini, aprire o chiudere l’auto ecc… Dopo la scoperta, ha twittato quanto avvenuto con l’obiettivo di evidenziare le carenze del sistema dell’azienda di Elon Musk e scatenando un polverone social.

Il suo scopo non è mai stato quello di hackerare volontariamente le protezioni informatiche per ledere gli automobilisti. Ed è per questo che, sfruttando di nuovo una falla (questa volta del sistema infotelematico Tesla), è riuscito a recuperare gli indirizzi email dei proprietari delle vetture e ad avvisarli di quanto accaduto.

Nel frattempo, Colombo ha fatto sapere di essere entrato in contatto anche con Tesla, condividendo le sue perplessità riguardo alla sicurezza dei loro sistemi con gli ingegneri dell’azienda, i quali starebbero lavorando per risolvere il problema.

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