La filiale russa passa nelle mani della Città di Mosca, la quota del 67,69% in AvtoVaz va al NAMI, istituto di ricerca e sviluppo automobili e motori. Così Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) cede le attività in Russia, la proprietà del 100% in Renault Russia e la quota azionaria detenuta in AvtoVaz.
Misure destinate a impattare sul fatturato 2022 del Gruppo, scelte che sono state votate all'unanimità dal Consiglio di amministrazione
De Meo e la possibilità di ritorno in AvtoVaz
«Oggi, abbiamo preso una decisione difficile, ma necessaria; compiamo una scelta responsabile nei confronti dei nostri 45.000 dipendenti in Russia, preservando al tempo stesso la performance del Gruppo e la possibilità di tornare nel Paese in futuro, in un contesto diverso. Ho fiducia nella capacità del Gruppo Renault di accelerare ulteriormente la sua trasformazione e superare gli obietti a medio termine», le parole dell'a.d. Luca de Meo.
L'effettività delle cessioni avverrà nel volgere di pochi giorni, non essendo soggette ad autorizzazioni ulteriori; disimpegno in Russia che porterà correzioni sui risultati del primo semestre, dettagliati da Renault in una nota: "Come annunciato il 23 marzo, si prevede di registrare, nei risultati del primo semestre 2022, un onere di rettifica non-cash corrispondente al valore consolidato delle immobilizzazioni immateriali e materiali nonché del goodwill del Gruppo in Russia.
Al 31 dicembre 2021, questo valore ammontava a 2.195 milioni di euro. Le attività russe saranno scorporate nel bilancio semestrale del Gruppo Renault al 30 giugno 2022 e trattate come attività operative cessate in conformità con la norma IFRS 5".
Della decisione di cedere le quote in AvtoVaz conta anche registrare il mantenimento da parte di Renault di un'opzione di riacquisto, da esercitare in finestre temporali predefinite e nell'arco dei prossimi 6 anni.