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Come scoprire se il vostro benzinaio vi sta truffando

© 123rf_fmarsicano

Quando si va a fare il pieno di carburante si cerca in tutti i modi di risparmiare e si cerca quindi il distributore meno costoso. Molto saggio, ma bisogna stare attendi a chi ci si rivolge. Non stiamo parlando delle pompe bianche, ovvero le stazioni di servizio indipendenti che non fanno parte del circuito delle compagnie di distribuzione di carburante più note, ma di quei benzinai che, magari anche con un sorriso e una battuta, compiono delle vere e proprie truffe.

Nel corso degli ultimi anni infatti, una serie di controlli a sorpresa, effettuati della Guardia di Finanza, hanno evidenziato diverse anomalie in alcuni distributori di benzina.

 Vere e proprie truffe

Dai controlli è venuto fuori che alcuni benzinai acquistavano gasolio da gestori di condominio, e altri si approvvigionavano con il gasolio delle aziende agricole (che dispone di accise molto più basse). Questi due metodi comportano però un danno per le auto: essendo questi carburanti molto più viscosi e non raffinati, tendono a rovinare i motori delle macchine.

Ma la truffa in cui vengono maggiormente coinvolti gli automobilisti, è quella messa in atto da alcuni benzinai (per fortuna pochi) che aggiungono dell’acqua alla benzina o al gasolio. Questa pratica, oltre che essere illegale, rovina anch’essa i motori delle macchine, e non poco!

 Come capire se il carburante è di qualità

Può capitare che in un pieno di benzina ci siano dei piccoli residui di acqua: ciò è dovuto al fatto che, quando i serbatoi vengono lavati, possono rimanere delle tracce d’acqua. Ci sono però alcuni campanelli di allarme che possono far comprendere se la quantità di acqua nel serbatoio è oltre il limite consentito.

Difficoltà all’accensione e una carburazione “con la tosse” sono indici che qualcosa non va, in questo caso la cosa migliore è effettuare una prova: si preleva un piccolo quantitativo di carburante (dal distributore sospetto, non dal proprio serbatoio), meglio quando la vettura è in riserva, e lo si mette in un recipiente trasparente. Dato che il carburante dispone di una minore densità rispetto all’acqua, il primo galleggia e l’acqua rimane in fondo.