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Anche Toyota ha fermato la produzione di auto in Russia

Russia addio

Il produttore giapponese non lo dice ufficialmente ma ormai non ci possono essere dubbi: la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina non accenna a fermarsi. E così si fermano invece, e questa volta in modo definitivo, le linee di produzione dello stabilimento di San Pietroburgo. Toyota termina così la produzione dei suoi veicoli in Russia, dopo la sospensione già attuata lo scorso 4 marzo. Con ogni evidenza, il management non ha visto le condizioni per poter riprendere. Anche perché con la limitazione delle forniture dovute agli embarghi commerciali, le attività sono oggi difficilmente sostenibili, se non del tutto impossibili.

Uno stabilimento all’avanguardia

Lo stabilimento di San Pietroburgo era attivo nel 2007 e sfornava ogni anno circa 100mila vetture, i modelli Camry e RAV4.

Ora Toyota, che ha già assicurato l’adempimento di tutti gli obblighi nei confronti dei dipendenti, dovrà decidere il futuro del sito di produzione. E c’è chi già pensa che la via da seguire possa essere quella scelta da Renault che ha passato il proprio stabilimento di Mosca nelle mani di enti pubblici. In ogni caso l’azienda giapponese ha già assicurato che manterrà su territorio russo i servizi post-vendita dei propri ue brand, Toyota e Lexus.

Nel 2020 il canale YouTube Motor.TV ha pubblicato un interessante video proprio sullo stabilimento di San Pietroburgo.