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Musk vince in tribunale, il tweet del 2018 danneggiò gli investitori

Colpo vincente per Musk in aula. Il magnate americano è stato dichiarato non colpevole dal tribunale di San Francisco in seguito a una class action del 2018 per frode sul titolo Tesla.

Elon ha tirato un sospiro di sollievo. Ovviamente commentando sul suo Twitter “Grazie al cielo, ha prevalso il buon senso! Apprezzo profondamente la decisione unanime sulla mia innocenza da parte della giuria”.

Musk e i problemi con gli azionisti

La class action ha originle da alcuni tweet del 2018, nei quali Musk comunicava il piano di voler ritirare Tesla dalla Borsa al prezzo di 420 dollari per azione, ovvero circa il 23% in più rispetto alla quotazione.

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In quella occasione azionista puntò il dito contro il patron del Marchio diventato ormai simbolo delle auto elettriche ad alte prestazioni di non avere -in quel momento – le risorse necessarie e di aver agito in modo scellerato, turbando il mercato e spingendo gli investitori a mosse basate su presupposti non veri. In quel periodo il tiolo ebbe molti alti e bassi.

Il dibattimento è durato venti giorni. Con intervento dello stesso Musk, che ha testimoniato di non aver mai auvto l’intenzione di mentire agli investitori e di essere sicuro di avere i fondi. I nove giurati hanno reputato veritiera la sua deposizione, assolvendolo.

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