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L'incredibile storia della Lamborghini rubata e ritrovata in un capannone

© Petrolheadonism

Una Lamborghini V12 rubata senza che nessuno se ne accorgesse, e poi ritrovata anni dopo per caso in un capannone abbandonato. È questa, in estrema sintesi, la storia della supercar di un appassionato britannico, che finalmente può tornare al volante della sua auto, pur spogliata di alcuni pezzi della carrozzeria. Ma andiamo con ordine: la Lamborghini in questione è una Diablo VT di uno sgargiante colore giallo, uno dei soli 12 esemplari della terza serie con la guida a destra, e resa unica dalla targa personalizzata “Y3LOW”. Il suo proprietario, Alistair McKillop, nel 2019 l'aveva affidata a un collezionista di auto di lusso affinché se ne prendesse cura e la custodisse. Da allora, della Diablo si perdono le tracce

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Lamborghini, il furto di cui nessuno si è accorto

Durante la pandemia di Covid-19 del 2020, infatti, McKillop riceve una comunicazione dalla DVLA, la motorizzazione britannica: qualcuno stava cercando di immatricolare la sua Diablo con un altro nome. Immediatamente, l'uomo si reca al garage e scopre che la Lamborghini non c'è più. Quando è avvenuto il furto? Chi ha rubato l'auto, e soprattutto dove è stata portata? Nessuno ha una risposta per queste domande. McKillop non può fare altro che andare dalla polizia per sporgere denuncia, e sperare che le indagini portino a qualcosa.

Nel frattempo, l'uomo avvia una campagna social rivolta a tutti gli appassionati di auto del mondo, e supportata da piattaforme dedicate alle supercar, come il Lamborghini Club UK e il Petrolheadonism Club. L'appello di McKillop è il seguente: se qualcuno ha visto o sa qualcosa della Diablo “Y3LOW”, si faccia avanti. L'appello fa il giro del web e, dopo alcuni mesi arriva una segnalazione che sembra determinante. Secondo l'anonimo segnalatore, la Diablo si trovava in un magazzino a Londra, insieme ad altre supercar, in attesa di essere spedita all'estero. Immediatamente, la Polizia si attiva, ma senza cavare un ragno dal buco: della Lamborghini e delle altre auto non c'è traccia.

Il ritrovamento insperato della Diablo

Rassegnato a non rivedere mai più la sua Diablo, McKillop ha ricevuto poche settimane fa, dopo due anni e mezzo dal furto, una notizia insperata: la supercar era stata ritrovata dalla Polizia, in un capannone per l'allevamento del bestiame abbandonato. L'auto mancava di alcuni pezzi, come le portiere, i fari e il cofano anteriore. Ma l'abitacolo e la meccanica sono rimasti intatti. Ora la vettura è stata recuperata ed è in fase di riparazione, in attesa di essere finalmente riconsegnata al legittimo proprietario.

"Credo che le persone che hanno rubato e poi abbandonato l'auto non avessero idea di cosa avessero tra le mani. I pezzi mancanti saranno sicuramente immagazzinati da qualche parte, e noi dobbiamo ritrovarli. Il nostro obiettivo è ricostruire questa vettura e far tornare la 'Y3LOW' a ruggire ancora ha detto il fondatore di Petrolheadonism, la piattaforma che più di tutte ha condiviso gli appelli dei McKillop e ha seguito l'intera vicenda.

Il valore della Diablo, del resto, giustifica ampiamente tutti gli sforzi profusi dalla comunità di appassionati per ritrovarla: la V12 del Toro vanta infatti quotazioni spesso superiori ai 300mila euro. E considerando la particolarità dell'allestimento della vettura “Y3LOW”, il suo valore economico potrebbe essere ancora superiore.