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Auto Speed Date: auto usate sempre più richieste, e le EV non decollano

La crisi del microprocessori, delle materie prime e dei trasporti che negli scorsi anni hanno rallentato le consegne delle vetture nuove si è ridimensionata e i tempi di attesa per la consegna di molti modelli di vetture sono tornati in parametri accettabili. Infatti i dati positivi delle vendite registrati negli ultimi mesi hanno risentito proprio delle consegne di auto acquistate mesi indietro. Questa situazione quasi rientrata nella norma però non ha frenato il mercato dell’usato che continua a registrare numeri importanti.

Segno più per l'usato, elettriche sempre al palo

Infatti se guardiamo al mese di luglio il mercato dell’usato ha registrato una crescita del 7,5% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, esattamente a luglio 243.957 auto hanno cambiato proprietario. In pratica vengono vendute 204 vetture usate ogni 100 auto nuove immesse sul mercato. Se analizziamo il periodo gennaio/luglio 2023 la crescita del mercato dell’usato è stato del 6,7%. A questa valutazione dobbiamo aggiungere che le vetture radiate, con e senza incentivi del Governo, sono in calo dello 0,6%, in pratica sempre rispetto all’immissione sul mercato di 100 vetture nuove ne vengono radiate solamente 71.

Questo elemento purtroppo concorre a non ridurre la vetustà del nostro parco circolante che continua a crescere e si avvicina ai 15 anni, ma anche fa capire che gli incentivi previsti da Governo non stanno funzionando. L’abbattimento de parco circolante, e di conseguenza le emissioni che le vetture più anziane emettono, dovrebbe essere una delle priorità perché ha la ricaduta anche sui costi sociali. Auto più vecchie senza sistemi di assistenza alla guida validi rischiano di creare più incidenti con un diretto aumento della spesa sociale. Ma il problema di fondo è che chi possiede una vettura vecchia non lo fa per scelta ma perché non è nella possibilità economica di sostituirla.

Ecco quindi che gli incentivi del Governo destinati alle auto da 0 a 61 gr/km di CO2 che sono attualmente inutilizzati potrebbero servire per aiutare certe persone all’acquisto di vetture, nuove o usate Euro 6. Stiamo parlando di uh totale di oltre 340 milioni di euro che potrebbero certamente contribuire a questo abbattimento del parco circolante, soprattutto se pensiamo che per la fascia da 61 a 135 gr/km di CO2 il 10 gennaio ne erano stai destinati solamente 150 milioni di euro, che erano andati esauriti in poco più di una settimana. La scelta di puntare sulle vetture elettriche o hybrid plug-in del nostro Governo si conferma per ora perdente, lo dicono i numeri, soprattutto con i limiti di prezzo per accedere agli incentivi. Considerare democratica la mobilità elettrica è oggi sbagliato, seppur le prime vetture circolassero nel nostro Paese nei primi anni del Novecento, il boom dell’auto è avvenuto negli anni Sessanta.

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