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Francia, i nuovi incentivi mettono nell'angolo le auto cinesi

In Francia, a “pochi passi da noi”, qualcosa sta cambiando. Il Paese ha preso infatti una decisione alquanto particolare riguardante i propri incentivi per le auto elettriche, con l'obiettivo – pare – di escludere le auto cinesi. Da quanto si apprende, la Francia – che diventa la prima a compiere questa scelta – sceglie di rivedere i bonus per le BEV introducendo un punteggio per l'assegnazione del bonus che prende in considerazione, oltre alle emissioni, anche l'ecosostenibilità della produzione e della logistica. In quest'ottica sembra che l'obiettivo sia anche quello di tutelare e difendere i produttori francesi, a scapito delle vetture a batteria di importazione cinese.

Francia, i nuovi incentivi

La decisione presa è stata incoraggiata da alcuni dati derivanti proprio dagli incentivi, secondo i quali il 40% delle auto elettriche acquistate con essi è stata fabbricata in Cina. Dunque, dal 1° gennaio 2024, il bonus sarà di 5.000 euro per i privati, più altri 2.000 euro nel caso di redditi inferiori a 14.100 euro, e di 3.000 per le società, e sarà valido solo per i veicoli con una massa inferiore a 2,4 tonnellate, un listino non superiore a 47 mila euro e un “punteggio ambientale” compreso tra 60 e 100.

Sarà poi calcolato anche il carbon footprint, che riguarderà come dicevamo anche la produzione e la logistica, con parametri che andranno dai materiali utilizzati durante l'assemblaggio al peso dei trasporti, fino all'energia utilizzata. Con questa operazione, lo scopo è valutare l'impronta lasciata dall'auto per tutto il suo tempo di vita.

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