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Guida completa al funzionamento del motore ibrido: tutto quello che devi sapere

© Motore ibrido, foro Jason Leung, Unsplash

L’auto ibrida è diventata negli ultimi anni uno dei simboli della mobilità sostenibile. La crescente attenzione verso la riduzione delle emissioni inquinanti e l’ottimizzazione dei consumi ha portato i costruttori a investire su tecnologie che combinano l’efficienza dei motori elettrici con la versatilità dei tradizionali propulsori a combustione. Il risultato è il motore ibrido, una soluzione che integra il meglio di due mondi.

Cosa significa «ibrido» in ambito automobilistico

Il termine “ibrido”, nel settore automotive, indica un veicolo dotato di due tipi di motore: uno termico (solitamente a benzina) e uno o più elettrici. Questi motori lavorano insieme o in maniera alternata a seconda delle condizioni di guida e dell’efficienza richiesta. L’obiettivo è semplice: ridurre il consumo di carburante e abbattere le emissioni nocive.

A differenza delle auto completamente elettriche, le ibride non hanno bisogno di essere ricaricate tramite una colonnina: ricaricano la batteria elettrica durante la marcia o in frenata. Esistono però anche le ibride plug-in, che possono essere collegate alla rete elettrica e offrono maggiore autonomia in modalità elettrica.

Le principali tipologie di motore ibrido

Esistono diversi tipi di motorizzazione ibrida, ciascuno con caratteristiche e vantaggi differenti.

Ibrido leggero (Mild Hybrid)

Il sistema Mild Hybrid è il più semplice e diffuso, soprattutto nelle auto di fascia media. Il motore elettrico è piccolo e non può muovere l’auto da solo, ma assiste il motore termico in fase di accelerazione o in condizioni particolari. Questo contribuisce a migliorare l’efficienza complessiva e a ridurre i consumi fino al 15%.

Ibrido pieno (Full Hybrid)

Qui il motore elettrico è più potente e può funzionare in autonomia per brevi tragitti, specialmente in città. Le auto Full Hybrid, come la celebre Toyota Prius, utilizzano l’elettrico per le partenze, le basse velocità e la retromarcia, mentre il motore a benzina entra in gioco per le percorrenze più lunghe o impegnative.

Ibrido plug-in (PHEV)

Il Plug-in Hybrid Electric Vehicle ha una batteria molto più capiente e si ricarica tramite presa di corrente. È una via di mezzo tra l’ibrido tradizionale e l’auto elettrica. Permette di viaggiare in modalità solo elettrica per 40-80 km, azzerando consumi ed emissioni su brevi distanze. Perfetto per la città, consente l’uso del motore termico per i viaggi più lunghi.

Componenti fondamentali di un’auto ibrida

Per comprendere appieno il funzionamento di un motore ibrido, è utile conoscere le sue componenti principali:

Motore a combustione interna

È il classico motore a benzina o, più raramente, a gasolio. La sua funzione è quella di muovere il veicolo e/o generare energia per ricaricare la batteria.

Motore elettrico

Il cuore dell’innovazione. Serve sia per muovere direttamente l’auto, sia come generatore in fase di frenata, trasformando l’energia cinetica in elettricità.

Batteria ad alta tensione

È il serbatoio di energia elettrica. Nei modelli Full Hybrid e Plug-in è abbastanza grande da offrire una certa autonomia in elettrico, mentre nei Mild Hybrid è più piccola.

Centralina elettronica

Gestisce l’interazione tra motore elettrico e termico, ottimizzando le prestazioni, i consumi e la ricarica.

Sistema di frenata rigenerativa

In fase di frenata o decelerazione, l’energia cinetica viene recuperata e convertita in elettricità, ricaricando la batteria.

Quando e come funziona ciascun motore

Uno degli aspetti più affascinanti delle auto ibride è la gestione intelligente dei motori. Vediamo come avviene nella pratica:

  • In partenza e a basse velocità: l’auto usa solo il motore elettrico, silenzioso e privo di emissioni.

  • Durante l’accelerazione: entrambi i motori possono lavorare insieme per garantire la massima potenza.

  • A velocità costante: si predilige il motore termico, che lavora in condizioni ottimali.

  • In frenata o discesa: si attiva il sistema rigenerativo, che ricarica la batteria.

  • Quando la batteria è scarica: entra in funzione il motore termico, anche come generatore.

Vantaggi e svantaggi del motore ibrido

Come ogni tecnologia, anche il motore ibrido presenta pro e contro. Vediamoli nel dettaglio.

Vantaggi

  • Consumi ridotti, specialmente in città.

  • Minori emissioni di CO₂ e NOx rispetto alle auto tradizionali.

  • Silenziosità in modalità elettrica.

  • Esenzione o riduzione del bollo auto in molte regioni italiane.

  • Accesso alle ZTL e ai parcheggi riservati in alcune città.

  • Maggiore affidabilità grazie all’usura ridotta del motore termico.

Svantaggi

  • Costo d’acquisto più elevato rispetto a un’auto solo termica.

  • Peso maggiore a causa della doppia motorizzazione.

  • Manutenzione specializzata richiesta per le componenti elettriche.

  • Autonomia elettrica limitata (tranne nei modelli plug-in). 

Perché scegliere un’auto ibrida oggi

Scegliere un’auto ibrida significa adottare una soluzione concreta e immediata verso la transizione ecologica. In un contesto in cui la mobilità è chiamata a diventare sempre più sostenibile, il motore ibrido rappresenta un compromesso efficace tra prestazioni, autonomia e rispetto dell’ambiente.

Non è un caso che in molti Paesi europei, Italia inclusa, gli incentivi per le auto ibride siano ancora attivi, rendendole economicamente più accessibili. Inoltre, la diffusione crescente di modelli sul mercato — dalle citycar ai SUV — garantisce oggi una scelta ampia e adatta a ogni esigenza.