Il bonus rottamazione 2025 è parte del più ampio piano di incentivi statali volto a favorire la transizione verso una mobilità sostenibile. Il nuovo schema di Ecobonus, approvato a giugno 2025 grazie al via libera dell’UE, prevede una dotazione di 1,2 miliardi di euro, di cui 600 milioni destinati all’acquisto di auto elettriche e ibride. La componente del bonus legata alla rottamazione è uno degli strumenti più efficaci per accelerare il ricambio del parco circolante italiano, tra i più vecchi d’Europa, con un’età media superiore a 12 anni.ù
Il meccanismo è semplice: chi rottama un veicolo vecchio, altamente inquinante, riceve un contributo economico per l’acquisto di un’auto nuova, a basso impatto ambientale. Il contributo varia in base all’alimentazione della nuova auto e al tipo di veicolo da rottamare.
Chi può accedere al bonus rottamazione
Possono usufruire del bonus rottamazione tutti i cittadini residenti in Italia, inclusi intestatari di partita IVA e microimprese, a condizione che si rispettino alcuni requisiti fondamentali:
1. Proprietà del veicolo da rottamare: deve essere intestato da almeno 12 mesi al richiedente o a un familiare convivente.
2. Classe ambientale del veicolo rottamato: il bonus si applica solo se si rottama un’auto omologata Euro 0, Euro 1, Euro 2 o Euro 3.
3. Tipo di auto acquistata: deve trattarsi di un’auto nuova elettrica, ibrida plug-in o a basse emissioni (inferiore a 60 g/km di CO₂), appartenente alla categoria M1 (autovetture fino a 8 posti).
4. Fascia di prezzo della nuova auto: secondo le bozze circolanti, il valore massimo ammesso potrebbe essere di 35.000 € + IVA per le elettriche e 45.000 € + IVA per le ibride plug-in.
5. Limiti ISEE per bonus maggiorato: se l’acquirente ha un ISEE inferiore a 30.000 euro, può ottenere un incentivo maggiorato fino a 11.000 euro, a seconda della tipologia di veicolo acquistato.
A quanto ammonta il contributo
Il contributo economico del bonus rottamazione 2025 varia in base a diversi fattori: tipo di veicolo acquistato, classe di emissione, presenza o meno della rottamazione, fascia ISEE dell’acquirente.
Le fasce indicative sono le seguenti:
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Fino a 11.000 euro con rottamazione e ISEE < 30.000 € per auto elettrica (0-20 g/km CO₂)
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Fino a 9.000 euro con ISEE fino a 40.000 € per elettriche o ibride plug-in
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Fino a 3.000 euro senza rottamazione, solo in presenza di ISEE certificato
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30% fino a 20.000 euro per microimprese del trasporto merci che rottamano veicoli commerciali
I contributi sono erogati direttamente al momento dell’acquisto sotto forma di sconto in fattura presso i concessionari aderenti. Sarà il rivenditore a caricare la pratica sulla piattaforma Ecobonus del MIMIT.
Quali auto si possono acquistare
Le auto ammesse devono rispettare determinati criteri di emissioni e prezzo. In particolare:
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Elettriche pure (0-20 g/km CO₂): possono accedere al massimo contributo, soprattutto in caso di rottamazione e basso ISEE
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Ibride plug-in (21-60 g/km CO₂): accedono a bonus medi, ma sempre vantaggiosi
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Mild hybrid e full hybrid (oltre 60 g/km): escluse dagli incentivi 2025, se non abbinate a specifici bandi regionali
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Auto a benzina o diesel: non ammesse, nemmeno in caso di bassa emissione
Non sono previsti incentivi per l’acquisto di veicoli usati o auto a gas metano o GPL, a meno di eventuali bonus locali ancora attivi.
Come fare domanda per ottenere il bonus
L’acquirente non deve presentare alcuna domanda diretta alla Pubblica Amministrazione. Il processo è interamente gestito dal concessionario, che accede alla piattaforma dedicata del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). Al momento della sottoscrizione del contratto d’acquisto, il concessionario verifica il rispetto dei requisiti e registra la pratica sul portale.
I passaggi sono:
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Verifica requisiti del veicolo da rottamare e della nuova auto
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Calcolo del bonus spettante in base all’ISEE
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Registrazione del contratto d’acquisto sul sito Ecobonus
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Sconto applicato direttamente sul prezzo di vendita
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Invio della documentazione di rottamazione al PRA
È importante ricordare che il veicolo acquistato deve restare intestato per almeno 12 mesi. In caso di car sharing, il vincolo sale a 24 mesi.
Quando saranno disponibili i fondi
Sebbene il piano Ecobonus sia stato ufficialmente approvato a giugno 2025, la pubblicazione del decreto attuativo è attesa per settembre, momento in cui la piattaforma ministeriale verrà riattivata. I fondi saranno disponibili fino al 30 giugno 2026, ma è probabile che vengano esauriti prima, come già accaduto nelle edizioni precedenti, quando i fondi sono terminati nel giro di pochi giorni.
Per questo motivo è altamente consigliato:
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Prenotare il veicolo in anticipo
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Contattare concessionari informati sul funzionamento del portale
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Verificare ogni documento in anticipo per non perdere la prenotazione
Bonus regionali e cumulabilità
Oltre al bonus statale, alcune Regioni e Comuni italiani mettono a disposizione incentivi locali cumulabili. Ad esempio:
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Lombardia: contributo aggiuntivo per residenti nei Comuni critici per lo smog
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Toscana e Piemonte: bandi per auto elettriche e ibride con ISEE e chilometraggio
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Sicilia: contributi per veicoli a emissioni zero fino a 5.000 euro aggiuntivi
È sempre utile consultare i siti delle Regioni per capire se si può sommare il bonus rottamazione nazionale a quello locale, aumentando così il risparmio complessivo.
Perché conviene rottamare oggi
Il bonus rottamazione 2025 rappresenta un’opportunità concreta per cambiare auto a condizioni agevolate, soprattutto per chi possiede veicoli obsoleti. In un momento storico in cui i costi di gestione dei veicoli inquinanti aumentano (tra ZTL, pedaggi, blocchi del traffico e bollo), sostituirli con una vettura a basse emissioni consente un doppio risparmio: economico e ambientale.
Inoltre, l’aumento dei tassi d’interesse e l’inflazione rendono più strategico accedere oggi a un contributo economico certo, invece di attendere futuri incentivi ancora incerti.