L’auto privata resta al centro della mobilità degli italiani, ma il suo ruolo si fa sempre più controverso. Da un lato, 8 italiani su 10 dichiarano di utilizzarla regolarmente per gli spostamenti quotidiani, una percentuale in netta crescita rispetto al 69% del 2020. Dall’altro, l’acquisto di un’auto nuova è diventato un lusso per molti: i dati parlano chiaro, con un incremento medio dei prezzi del 52% dal 2013, a fronte di una crescita dei redditi familiari limitata al 29%.
È quanto emerge dall’ultima edizione dello studio condotto da ANIASA (l’Associazione che rappresenta all’interno di Confindustria il settore dei servizi di mobilità) in collaborazione con Bain & Company, presentato a Roma durante l’evento celebrativo per i 60 anni di ANIASA.
Il prezzo delle auto cresce più del reddito: un bene sempre meno popolare
Il confronto tra l’evoluzione dei prezzi medi delle automobili e l’andamento dei redditi familiari evidenzia un divario sempre più ampio: se nel 2013 una vettura costava in media 19.000 euro, oggi la soglia ha superato i 30.000 euro, mentre i redditi medi delle famiglie italiane sono saliti da 29.000 a 38.000 euro.
Questo “disaccoppiamento”, iniziato in modo evidente nel 2020, ha spezzato il legame tra disponibilità economica e mobilità privata, minando l’auto come bene di massa. Oggi, infatti, il 62% degli italiani non ha nemmeno considerato l’acquisto di un’auto nuova nel 2024, una quota in crescita rispetto al 57% del 2023.
Prezzi e incertezze normative disorientano i consumatori
Non è solo il prezzo a spaventare. I consumatori lamentano confusione normativa, tra restrizioni alle auto endotermiche, incentivi poco chiari e transizione all’elettrico ancora in fase embrionale. A ciò si aggiungono i costi di gestione e le incertezze legate alla manutenzione, soprattutto per le nuove tecnologie ibride o full electric.
L’usato vince, il noleggio convince
Nel contesto di grande cautela economica, lo studio evidenzia due soluzioni alternative in forte crescita:
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L’acquisto di auto usate, considerate più accessibili e meno rischiose;
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Il noleggio a lungo termine, che si afferma anche tra i privati come opzione flessibile e sostenibile.
Secondo Alberto Viano, presidente di ANIASA:
«I crescenti costi dell’auto stanno rendendo questo bene sempre meno accessibile. Il noleggio si conferma oggi, anche per i privati, uno strumento di democratizzazione dell’auto, grazie a canoni mensili che consentono di guidare veicoli sicuri e moderni, senza l’impegno dell’acquisto».
Ad oggi, oltre 170.000 privati in Italia – tra persone fisiche e possessori di partita IVA – hanno scelto il noleggio, evitando la spesa iniziale per l’acquisto.
Trasporto pubblico stabile, mobilità alternativa in calo
A fronte del rafforzamento dell’auto privata, il trasporto pubblico locale mantiene una quota d’utilizzo stabile, coinvolgendo il 48% degli italiani. Al contrario, segnano un calo significativo scooter, monopattini, taxi e veicoli in sharing, a testimonianza di una parziale disillusione verso la micromobilità urbana, anche a causa delle incertezze normative, della ridotta capillarità e di episodi di vandalismo.
Avanzano i marchi cinesi: prezzi competitivi e qualità percepita
Un dato interessante emerso dalla ricerca riguarda l’apertura verso i costruttori asiatici, soprattutto cinesi. Se il 42% degli italiani continua a preferire marchi europei, ben il 23% si dice pronto ad acquistare un’auto cinese.
Il prezzo competitivo è la motivazione principale (35%), ma anche la qualità percepita (30%) gioca un ruolo sempre più decisivo. Il restante 35% motiva la scelta con fattori come fiducia nel concessionario, suggerimenti da amici o esperienze positive precedenti.
Una nuova normalità per la mobilità privata
Per Gianluca Di Loreto, Partner e responsabile italiano del settore automotive per Bain & Company, i dati dimostrano una trasformazione profonda nel mercato:
«L’auto resta centrale nella mobilità quotidiana, ma non è più alla portata di tutti. La nuova normalità è fatta di veicoli mantenuti più a lungo, scelte attente al prezzo e apertura a formule non convenzionali. Il settore deve adattarsi a queste esigenze con soluzioni flessibili e inclusive».
Verso il futuro: quali risposte dal settore automotive?
La fotografia scattata da ANIASA e Bain & Company è chiara: gli italiani vogliono continuare a muoversi in auto, ma pretendono prezzi più equi, chiarezza normativa e opzioni alternative.
Tra incentivi all’elettrico ancora poco efficaci, zone a traffico limitato in aumento e un parco circolante sempre più anziano, la sfida per case automobilistiche, concessionari e istituzioni sarà quella di rendere l’auto accessibile senza rinunciare all’innovazione.
Soluzioni come l’usato garantito, il noleggio e la mobilità in abbonamento potrebbero diventare il cuore del mercato dei prossimi anni, soprattutto in un contesto inflattivo come quello attuale.