Il Cixi Vigoz – nome che suona quasi come “vigore” – è un triciclo elettrico pionieristico, progettato per essere omologato su tutte le strade pubbliche, compresa l’autostrada. Sì, avete capito bene: 120 km/h di velocità massima, che permettono sorpassi sicuri e una guida fluida anche sul tratto veloce.
Mobilità attiva, ma con una svolta
Dietro a questo prodigio c’è Cixi, società francese fondata circa dieci anni fa in Alta Savoia, specializzata in sistemi di pedalata “senza catena né cinghia”. Il cuore del Vigoz è il PERS – Pedaling Energy Recovery System, che trasforma la forza muscolare in energia elettrica per alimentare il motore, caricare la batteria e gestire la frenata rigenerativa. Così, pedalare non è più fatica inutile: diventa energia per muoversi, senza cambi di marcia, solo ritmo e costanza.
Prestazioni concrete (non un fumetto futurista)
- Autonomia: fino a 160 km per carica grazie alla batteria sottoscocca da 22 kWh.
- Ricarica: in circa 6 ore, usando una normale presa domestica da 220 V.
- Design: cockpit chiuso, alto 1,65 m, dotato di climatizzazione, cinture di sicurezza a tre punti e elementi assorbenti per la protezione in caso di impatto.
- Capacità: può ospitare un passeggero o trasportare bagagli nel cassone posteriore aperto.
Ancora un prototipo – ma promette bene
Finora, il prototipo (detto “mule”) ha raggiunto i 100 km/h, ma il modello di produzione è progettato per arrivare fino a 120 km/h. L’azienda ha già presentato il design di produzione, che unirà estetica e tecnologia: dopo la fase di certificazione, sarà possibile prenotarlo — si parla di un modello in abbonamento, non di proprietà diretta.
In un momento in cui la mobilità dovrebbe essere innovativa, sostenibile, comoda, perché può sembrare ancora incredibile un veicolo a pedali che va quanto un’utilitaria? Non è una barzelletta: è progresso! Eppure, le normative sembrano sempre un passo indietro.