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Quadricicli: la guida completa all’acquisto

© Fiat

quadricicli — spesso chiamati anche microcar — stanno crescendo rapidamente come alternativa compatta ed efficiente per gli spostamenti urbani e nei tratti extraurbani a corto raggio. Ma non si tratta di “auto in miniatura”: conoscere la normativa, i limiti e le caratteristiche è essenziale per scegliere consapevolmente. Di seguito una guida aggiornata, con riflessioni sull’attuale mercato italiano, senza toni ideologici ma con difesa equilibrata del settore.

Cos’è un quadriciclo

Il termine “quadriciclo” indica un veicolo a quattro ruote con motorizzazione ridotta, spesso con carrozzeria chiusa, pensato per trasportare una o due persone. Non è una “auto”, bensì una categoria intermedia tra ciclomotori e autovetture, con limiti prestazionali e normativi ben precisi.

Le categorie L6e e L7e

Secondo la normativa europea recepita in Italia (Regolamento UE 168/2013), i veicoli sono distinti in due macrocategorie:

  • Quadricicli leggeri (L6e): motore con potenza fino a 6 kW, velocità massima 45 km/h, massa massima in ordine di marcia (escluse batterie) fino a 425 kg per versioni con carrozzeria chiusa.  
  • Quadricicli pesanti (L7e): potenza fino a 15 kW, velocità teorica fino a 80-90 km/h (a seconda del sottotipo), massa a vuoto fino a 450 kg (400 kg per i veicoli passeggeri) (o fino a 600 kg per mezzi da lavoro)  

Nel codice della strada italiano, l’articolo 47 prevede limiti più restrittivi, ma è superato dal recepimento della normativa europea: perciò, in Italia valgono i parametri del regolamento 168/2013.  

Patenti e requisiti di guida

Uno degli aspetti che rende i quadricicli particolarmente attraenti è la possibilità di guida da parte di utenti giovani.

  • Per i quadricicli leggeri (L6e) serve la patente AM, ottenibile a partire da 14 anni. In questa fascia d’età, però, non è permesso trasportare passeggeri.  
  • Per i quadricicli pesanti (L7e), occorre la patente B1 (che si consegue a 16 anni in Italia) oppure, in molti casi, la patente B se già posseduta.  

È importante ricordare che, se la patente viene sospesa per infrazioni, l’interdizione vale per tutti i veicoli a motore, compresi i quadricicli.

Dove e come si può circolare

Con tutte le comodità e i vantaggi, i quadricicli affrontano anche limitazioni d’uso che vanno considerate:

Strade proibite

  • Non è permessa la circolazione su autostrade, tangenziali e strade extraurbane principali.  
  • Possono transitare su strade extraurbane secondarie, strade urbane e vie cittadine, compatibilmente con le norme locali.

Parcheggi e soste

Molti utilizzatori hanno l’abitudine di posteggiare nei box moto o negli stalli per due ruote. Tuttavia:

  • Secondo il regolamento di esecuzione del codice della strada, l’area di sosta deve rispettare le strisce orizzontali, che per moto sono troppo strette per contenere un quadriciclo. Sulla base di un’ordinanza della Corte di Cassazione (3432/2023), non si può derogare: quindi, sosta in stalli moto non ammessa.  
  • A livello regionale, molti quadricicli elettrici leggeri (categoria L6e) godono esenzione temporanea dal bollo, variabile da 3 a 5 anni a seconda della regione. Alcuni comuni concedono anche parcheggi gratuiti sulle strisce blu per queste microcar.  
  • I quadricicli pesanti, invece, sono soggetti a bollo auto calcolato sulla base dei kW, come le auto tradizionali.  

Vantaggi, limiti e riflessioni

Perché scegliere un quadriciclo?

  • Ingombri ridotti: una lunghezza tipica di ~ 2,4 m contro i ~ 3,5-3,6 m di una city car, ideale per parcheggi stretti e manovre cittadine.
  • Costi operativi contenuti: consumi ridotti o elettrici, minore usura, in molti casi agevolazioni fiscali e esenzioni temporanee.
  • Facilità d’accesso anche per giovanissimi: possibilità di mobilità già a 14-16 anni in contesti urbani.

I limiti

  • Prestazioni ridotte: i modelli L6e non superano i 45 km/h, e anche i L7e restano modesti rispetto alle auto.
  • Limitazioni d’uso: niente autostrade o tangenziali.
  • Comfort e spazio: abitacoli angusti, capacità limitata per bagagli e passeggeri.
  • Rete di assistenza e ricambi meno sviluppata rispetto all’auto tradizionale.

Una difesa equilibrata del settore

È facile ridurre i quadricicli a curiosità da “auto per anziani” o mezzi da campeggio. Ma in un momento storico in cui le aree urbane sono sotto pressione — per traffico, inquinamento, richiesta di mezzi a bassa emissione — le microcar rappresentano un’opzione concreta e pragmatica. Non risolveranno tutti i problemi della mobilità urbana, ma possono alleggerire parte della domanda di spostamenti entro città, meglio integrate con mezzi pubblici, ciclabilità e politiche “last mile”.

Guida all’acquisto: che cosa valutare

Quando si sceglie un quadriciclo, conviene fare una checklist:

  1. Categoria (L6e vs L7e): in base a dove vuoi viaggiare, che velocità desideri, se vuoi trasportare passeggeri.
  2. Autonomia (se elettrico) e modalità di ricarica: valuta la rete nel tuo territorio.
  3. Comfort e allestimento: riscaldamento, climatizzazione, infotelematica, visibilità, sicurezza (vetri, cinture, luci).
  4. Assistenza e rete ricambi: importante in città o aree periferiche.
  5. Costi totali (bollo, assicurazione, manutenzione) nel tempo.

Il test nel traffico di Milano

Immagina di infilarti nel dedalo cittadino di Milano con una minicar. La sensazione è doppia:

  • Da un lato, agilità: nelle vie strette e nei parcheggi angusti, la microcar si muove con fluidità, fa manovre rapide, ti permette di sfruttare spazi altrimenti inutilizzati.
  • Dall’altro, la consapevolezza dei limiti: sui tratti più ampi, traffico veloce, curve esterne e percorsi extraurbani, i 45-80 km/h imposti tornano evidenti — non puoi spingerti oltre come con un’auto normale.

I prezzi attuali e i modelli più noti

I prezzi dei quadricicli variano molto in base alla categoria, marca, allestimento e tecnologia. Ecco alcuni esempi aggiornati:

  • Citroën Ami (L6e) da ~ € 7.990  
  • Fiat Topolino: circa € 9.890 di listino  
  • Mobilize Duo: proposte a partire da ~ € 9.990  
  • Ligier JS50 (microcar diesel/termico) da ~ € 14.990  
  • Microlino (stile retrò, elettrico) da ~ € 19.720  
  • Silence Nano (modello L6) indicato con prezzo chiavi in mano ~ € 11.530  
  • BAW1, quadriciclo elettrico cinese importato, prezzo indicativo da ~ € 9.990  

Per confrontare, la gamma Aixam (auto-senza-patente) parte da ~ € 8.999 per la linea “low cost”, salendo fino a ~ € 15.599 per la linea elettrica premium.  

È evidente come il “range” vada da cifre molto accessibili fino a quote tipiche di city car compatte per i modelli più sofisticati.

I quadricicli — specie le microcar elettriche o a motore ridotto — non sono la panacea della mobilità urbana, ma rappresentano un compromesso interessante oggi troppo poco valorizzato. Sono mezzi pratici, compatti, con costi contenuti, ideali per chi deve spostarsi in città con efficienza e in spazi ridotti.

Se stai valutando un acquisto:

  • Parti dalla categoria giusta (L6e o L7e) in base all’uso che faresti.
  • Verifica la rete di assistenza locale, la copertura dei ricambi, l’autonomia reale nel tuo contesto.
  • Considera costi totali, non solo il prezzo di listino.
  • Fai un test urbano simile a Milano, nella tua città, per percepire i limiti reali di traffico, visibilità, comfort.