La
Toyota Mirai ha senza dubbio il merito di aver fatto tornare di reale attualità la propulsion
e fuel cell a idrogeno sulle
auto. Non con la teoria, ma con i
fatti. Seppur in piccoli numeri, arriverà. In
Germania (con un prezzo annunciato di
66.000 euro più tasse),
Gran Bretagna e
Danimarca entro settembre, e (solo) nel 2017 nel resto d'Europa. Dotata di un'
autonomia accettabile, di quasi 500 km,
483 km per l'esattezza, paragonabili a quelli di una piccola auto a benzina.
Una dote importante, accompagnata da un riscontro tangibile. La Toyota Mirai
ha già raccolto oltre 1.500 prenotazioni per il Giappone solo nello scorso dicembre, ben oltre le previsioni. La Casa giapponese ha deciso che
aumenterà produzione, passando da 700 Mirai nel 2015 a 2.000 nel 2016, per arrivare a
3.000 nel 2017.
Si tratta di cifre minimali rispetto ai milioni (quasi 10) di auto che Toyota vende nel mondo ogni anno, ma pure di un passo storico. Una
diffusione reale delle auto fuel cell, che sarà venduta in zone ben definite. Ovvero dove le
vetture a idrogeno potranno godere di una
sufficiente rete di stazioni di rifornimento e politiche di
incentivi ed
energetiche favorevoli delle rispettive nazioni e delle regioni.
La Mirai adotta il sistema
TFCS (Toyota Fuel Cell System) che abbina le
celle a combustibile (sviluppate dalla Casa, come i s
erbatoi ad alta pressione per l’idrogeno) alla tecnologia
ibrida. La
potenza è di 155 cv e, per rifornire la Mirai presso un
impianto con pressione di 700 bar, bastano tre minuti.
Questa berlina è
lunga 4,89 metri, larga 1,81, alta 1,53 e con un passo di 2,78 metri che dovrebbe garantire una buona
abitabilità per quattro persone (non è omologata per cinque) con un peso a vuoto dichiarato pari di 1.850 kg. Elevato, ma non esagerato date le caratteristiche di questa
Toyota.