Quante volte ci siamo chiesti come sarà la mobilità del futuro? E quante volte abbiamo provato a immaginare scenari resi complicati dai mille ostacoli concettuali e pratici che rendono la transizione energetica allo stesso tempo affascinante e non proprio semplice, soprattutto nei tempi di applicazione, da realizzare? Tante, forse troppe.
La mobilità del futuro
Poi un giorno, non esattamente per caso, ci capita di passare per una stazione di servizio dell’ENI e di scoprire che una parte di futuro vive già una sua fase piuttosto avanzata, decisamente reale. Già, prendi uno dei simboli del nostro Paese, uno dei punti di rifornimento di carburante disseminati in tutti Italia, quelli con il Cane a sei zampe, per intenderci.
Pieno di energia con il cambio batteria
Aggiungeteci una microcar elettrica figlia di una start-up italo-cinese e mescolate tutto in salsa Formula 1, come si addice dalle nostre parti e vedrete che esce fuori una sorta di incredibile pit stop, per il cambio della batteria ormai scarica con una piena di energia allocata in una sorta di colonna contenitore utilizzabile come fosse un videogioco.
Ecco, dal 2022 sarà possibile premere l’acceleratore da questo lato della rivoluzione. Si comincerà da qualche città pilota per poi estendere il servizio a tutta la rete ENI. E chissà non possa essere un contributo decisivo: sicuramente è un passo importante verso la democratizzazione delle infrastrutture della rivoluzione elettrica.
Leggi anche: Arriva ENI-XEV
Guarda qui la prova della XEV YOYO