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Hennessey Venom GT va in pensione, ora tocca alla F5

Ha sfidato (e battuto) le hypercar europee sul piano della potenza pura e della velocità, adesso se ne va in pensione, in attesa che subentri la degna erede. Hennessey Venom GT chiude la sua storia, iniziata nel 2010, con 12 esemplari prodotti e un prototipo di sviluppo, lo fa con la Venom GT Final Edition, già venduta (a 1,2 milioni di dollari) e caratterizzata dalla particolare tinta blu Glacier con bande longitudinali bianche. A raccogliere il testimone sarà la Venom F5 e se la GT ha sfidato Bugatti Veyron, la F5 vuole confrontarsi con la Chiron.

Il paragone con le hypercar europee più raffinate ed evolute tecnologicamente è chiaro non può reggere, ma in termini essenzialmente numerici, Venom GT ha conquistato primati buoni per guadagnare prestigio. Nata da un telaio di Lotus Exige profondamente rivisitato, dal motore V8 7 litri twin turbo in Hennessey sono riusciti a estrarre 1.013 cavalli al debutto, fino ad arrivare al culmine dello sviluppo dell'unità GM LSX con 1.471 cavalli. La Final Edition ha carrozzeria chiusa, affianca altre 6 versioni della stessa configurazione e ulteriori 6 Spyder.

La prima scoperta la acquistò Steven Tyler degli Aerosmith e quell'esemplare verrà battuto all'asta e il ricavato destinato alla fondazione benefcica dello stesso cantante. Tre record accompagnano la storia della Venom GT, il primo arrivò nel 2013, quando divenne la più veloce due posti sull'esercizio 0-300 km/h, raggiunti in 13"6. E' stata la prima auto a superare la barriera del rapporto peso-potenza 1:1 (1.244 kg la massa dichiarata), poi nel 2014 è diventata la più veloce due posti al mondo, con 435 km/h, record copiato nella categoria auto scoperte nel 2016, con 427 km/h ha strappato la palma precedentemente appannaggio della Bugatti Veyron.

Cos'ha in serbo Hennessey per il futuro? Quest'anno è atteso il debutto della F5, che promette di superare la barriera dei 466 km/h e oltrepassare il limite di 1.471 cavalli fissato dalla GT.