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La mitica “Alfetta” 159 sfila a Silverstone

Inghilterra, patria del motorsport. Non poteva che corrersi lì, nella verde e ventosa terra d’Albione, il primo Gran Premio di Formula 1 di sempre. È il 13 maggio 1950, circuito di Silverstone. E una grande storia dello sport automobilistico sta per cominciare. A vincere quella gara, il nostro Nino Farina, che alla fine di quel Mondiale diventerà il primo campione del mondo F1 della storia. La macchina, una leggenda delle corse: l’Alfa Romeo 158.

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RAIKKONEN SULL’ALFETTA

E ancora a Silverstone, in occasione del GP in programma questo weekend, la 158 tornerà in pista. Non lei, ma la sua evoluzione, la 159, per tutti “Alfetta”. Farà da apripista alla drivers parade che precede ogni gara del calendario mondiale, proprio per festeggiare la vittoria di Farina a Silverstone di 69 anni fa. E a guidarla un pilota d’eccezione come Kimi Raikkonen, campione del mondo 2007 e attuale pilota Alfa Romeo Racing Team.

STORIA DELLA PRIMA IRIDATA DI SEMPRE

La vettura appartiene alla collezione di FCA Heritage, che tutela e valorizza il patrimonio storico dei marchi del gruppo, ed è esposto al Museo Storico Alfa Romeo di Arese. E non potrebbe essere altrimenti, data la storia che la contraddistingue.

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La 158 originaria nacque come voiturette, disegnata da Gioachino Colombo con un 8 cilindri in linea. Vittoriosa nelle corse già prima della Seconda Guerra Mondiale (anche se su di essa nel 1948 perse la vita il grande Achille Varzi), la 158 erogava 195 CV di potenza. La sua evoluzione, la 159, grazie al compressore a doppio stadio riusciva addirittura a sprigionare 440 CV e una velocità di oltre 300 km/h.

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Nella F1 fu protagonista di uno score entusiasmante: 13 Gran Premi, 10 vittorie, 10 pole position e 13 giri più veloci. Un dominio totale che ha portato a due titoli mondiali, con Farina nel 1950 e “El Chueco” Fangio l’anno successivo. Una potenza interrotta solo dall’avvento di Ferrari, che interruppe i successi Alfa Romeo proprio al Gp di Silverstone 1951. Lì, dove tutto era iniziato. Lì, dove tutto rivivrà, anche se solo per un giorno.