Rimac al lavoro, per concretizzare l’estremo – finora concept – in hypercar stradale. Un mese di test ultimati a Nardò, l'ultimo. L'impianto è una delle tante "case" dell'ingegneria Porsche, che dell’azienda croata è entrata nella proprietà con un importante investimento.
Rimac C_Two verrà presentata nella specifica definitiva a fine 2020, per rispettare la scadenza i tecnici hanno ultimato una fase di sviluppo incentrata sulla dinamica di marcia.
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Nel rinnovato impianto in Puglia, Rimac ha lavorato sulle caratteristiche del sistema di sterzo, sull’assetto, le gomme e, aspetto ampissimo, il perfezionamento della dinamica di marcia.
Ambito più che mai ampio anche in virtù dello schema di motogeneratori elettrici adottato dalla hypercar. Quattro MGU, due su ciascun asse, e rispettivamente a trasferire la coppia su una singola ruota, dettaglio che consente un affinamento e un controllo della dinamica – in accelerazione e in rilascio dell’acceleratore – totale per come può condizionarsi il comportamento in curva.
La partita tra elettriche estreme
Non meno importanti, le sospensioni attive nel controllo e variazione dell’altezza da terra. I prossimi mesi saranno di “fine tuning” spiegano dall’azienda croata, ovvero le regolazioni di fino per validare il progetto stradale.
C_Two concept si è presentata al Salone di Ginevra con quattro motori elettrici per 1.915 cavalli e 2.300 Nm di coppia, valori di picco, grazie ai quali superare i 400 km/h in velocità massima, completare lo 0-100 orari in 2” e lo 0-300 in meno di 12”. Energia ai quattro MGU fornita dal pacco batterie da 120 kWh da 720 volt.