Ogni anno il 15 novembre significa una sola cosa per gli automobilisti: cambio gomme e passaggio agli pneumatici invernali. Il clima più rigido che si appresta ad arrivare e, di conseguenza, le condizioni insidiose in cui può versare l’asfalto sono i fattori determinanti al cambio gomme.
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Dicitura M+S
Per farsi trovare pronti al clima invernale (che in alcune regioni si fa sentire molto più che in altre), gli automobilisti devono montare gomme con la dicitura M+S (Mud e Snow, ovvero fango e neve) o essere minuti degli pneumatici all season. A questo si aggiunge di tenere nel bagagliaio anche le catene da neve, soprattutto chi vive in zone dove le temperature possono essere decisamente rigide e le condizioni del terreno pericolose. Nonostante il momento storico e le norme governative ci impongano di stare a casa il più possibile, il cambio gomme è una prassi molto importante. Cosa potrebbe accadere in caso di dimenticanza? Il rischio di incorrere in sanzioni è proprio dietro l’angolo. L’automobilista che viene fermato e trovato, dopo il 15 novembre, senza pneumatici invernali né catene a bordo rischia una multa che va da 41 a 68 euro in caso di blocco all'interno di un centro abitato e da 84 a 355 euro in caso di contesto non urbano. Non è da escludere, infine, il fermo del veicolo, qualora la situazione lo richiedesse.
La proroga richiesta dalle associazioni
È di questi ultimi giorni la notizia che le associazioni della filiera dei pneumatici avrebbero chiesto una proroga al Governo alla data di scadenza per montare le gomme invernali. Questa richiesta, naturalmente, è una conseguenza del momento storico che stiamo vivendo e della seconda ondata Covid-19 che sta investendo l’Italia. Le restrizioni sono più rigide, specialmente nelle zone rosse dove gli spostamenti sono consentiti solo per lavoro, salute o estrema necessità. Dall’alto, tuttavia, non sono ancora arrivate risposte.
Guida in inverno, attenzione e sensibilità