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Nissan Juke Rally Tribute Concept, sognando l'Africa un'idea per il tuning

Mentre il mondiale rally torna sugli sterrati del Safari Rally in Kenya, a 19 anni di distanza, Nissan Juke Rally Tribute Concept omaggia una storia da corsa che affonda le radici nel 1971. Cinquant'anni fa, vittoria per l'equipaggio Hermann-Schuller, su Nissan 240Z, nell'East Africa Rally. La seconda 240Z al via chiude al secondo posto, la terza in settima posizione.

Le ragioni del cofano nero

L'incrocio di date, il ritorno del WRC in Kenya, i 50 anni dal successo Nissan, valgono un'interpretazione del crossover Juke in chiave rally-raid. Richiama i particolari della 240Z, elementi come il cofano nero, che non è tanto un vezzo stilistico, piuttosto è una necessità che tra gli anni Settanta e Ottanta vide molte auto da rally trasformare le superfici del cofano: il nero, antiriflesso, per non dare fastidio a pilota e navigatore. Molti ricorderanno anche le Abarth 124 con la medesima soluzione.

Fari supplementari e doppia ruota di scorta

Nissan Juke abbina la fanaleria supplementare alla veste grafica inedita, i passaruota allargati avvolgono ruote da tuttoterreno, mentre lo schema propulsivo è immaginato come un ibrido elettrico. Particolare la trasformazione, poi, del posteriore, dove al posto del lunotto - rimosso - c'è spazio aggiuntivo per ospitare due ruote di scorta, più che mai una necessità sui progetti pensati per macinare chilometri su fondi dissestati. La rilettura è completata dalle grafiche in linea con la 240Z del 1971 e il doppio terminale di scarico immaginato in posizione alta e accentrata. 

Un omaggio ben riuscito, aiutato dalle linee dinamiche del Juke. Di certo, spunti buoni per gli amanti delle personalizzazioni.