Dopo la cinque porte, ecco la
Leon a tre porte denominata SC, che abbiamo guidato nella versione più sportiva, la
FR. I designer della Casa spagnola non si sono infatti limitati a togliere due porte alla carrozzeria. La SC ha un
passo accorciato di 35 mm, il
tetto più basso di 13 mm nella zona centrale e il
lunotto posteriore più inclinato verso l’avanti di 19°. Ovviamente anche questa Leon è stata realizzata sul
pianale MQB, lo stesso di Audi A3 e Volkswagen Golf. Il
peso è ridotto, con un minimo di
1093 kg a vuoto per la
1.2 TSI da 86 cavalli.
La
carrozzeria è stata disegnata con l’obiettivo di
unire lo stile alla funzionalità. Sono stati disegnati montanti più sottili ed avanzati, che aumentano la visibilità del guidatore verso l’esterno. Tra le novità è da segnalare l’adozione di
fari anteriori a Led. I livelli di equipaggiamento sono tre:
Reference,
Style ed
FR, quello del nostro test (listino
da 21.300 euro) con il
2.0 TDI da 150 cavalli, turbodiesel progressivo e con un’ampia fascia di regime di utilizzazione, oltre che silenzioso. La velocità massima è di
215 km/h con un tempo di
8”4 per accelerare da 0 ai 100 orari.
Il
consumo medio omologato corrisponde a una percorrenza di
24,4 km/l. La
tenuta di strada è eccellente, con un notevole equilibrio e una grande omogeneità di comportamento in curva. Solo esagerando molto affiora un più avvertibile sottosterzo, che si corregge in modo quasi spontaneo rilasciando appena sul pedale dell’acceleratore. Lo sterzo preciso aiuta a controllare al meglio la vettura. Il cambio manuale a sei marce ha innesti precisi ma una corsa lunga della leva.
Roberto Gurian