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Auto elettrica, chi ce l'ha la ricomprerebbe

Chi ha una auto elettrica la ricomprerebbe. È ancora una nicchia, ma molto soddisfatta secondo la instant survey, condotta da Areté. Ovvero 9 italiani su 10 che utilizzano una BEV sono pienamente soddisfatti dell’esperienza di guida e di ricarica.

Dall’indagine traspare che l’utente medio in una vettura al 100% a batteria vive in città, ricarica prevalentemente a casa, compie meno di 400 km con un pieno e sceglie questa tecnologia principalmente per motivi ambientali.

Nei primi otto mesi del 2023 in Italia sono state vendute oltre 41mila auto elettriche (+32% vs lo stesso periodo dello scorso), ma la penetrazione sull’intero immatricolato nazionale stenta a crescere e resta confinata sotto quota 4% (al 3,9%).

Chi compra una BEV

Dallo studio emerge il profilo dell’utilizzatore medio dell’auto elettrica: il 58% del campione intervistato (distribuito sul territorio nazionale) guida una di queste vetture da oltre un anno, nella maggioranza dei casi vive in una città (nell’89% dei casi) e ricarica la propria auto preferibilmente in casa (57%). Solo il 38% si affida stabilmente alle colonnine collocate negli spazi pubblici e il restante 5% si serve delle infrastrutture collocate nei parcheggi del luogo di lavoro.

Un ulteriore dato utile a tracciare il profilo dell’utente medio e delle sue scelte di acquisto riguarda i km mediamente percorsi con un pieno: l’85% dei rispondenti afferma di compiere meno di 400 km con un pieno, a conferma di come l’autonomia di queste vetture resti un tema centrale per l’esperienza di guida e su cui la tecnologia ha ampi margini di miglioramento per ampliare la propria platea di utilizzatori.

In generale, chi compra elettrico, conferma la propria scelta: l’87% è soddisfatto dell’esperienza di ricarica (rete colonnine, abbonamenti, modalità di pagamento) e la percentuale sale addirittura al 96% se la domanda riguarda il gradimento complessivo per la tecnologia. Nove italiani su dieci, tra quelli che guidano un’auto elettrica si dicono convinti della propria scelta e non tornerebbero indietro.

L’attenzione all’ambiente e alla riduzione delle emissioni di CO2 resta il motivo principale per cui si sceglie l’elettrico (40%), seguito dai costi di manutenzione più bassi (25%).

Un indice di come questo segmento ancora minoritario del mercato automotive nazionale resti prerogativa di un limitato numero di privati (88% del campione) con elevata capacità di spesa emerge dalle modalità di acquisto di queste vetture: quasi la metà dichiara di averle acquistate con pagamento in un’unica soluzione, un’opzione cui mediamente gli acquirenti di auto in Italia ricorrono solo nel 29% dei casi. E la percentuale sale addirittura al 60% per chi compra una Tesla.

I dati della nostra nuova instant survey”, sottolinea Massimo Ghenzer - Presidente di Areté, “rivelano, da una parte, la piena soddisfazione degli acquirenti delle auto elettriche per questa tecnologia, chi la prova non torna indietro; d’altra parte, i dati mostrano i limiti insiti nell’attuale offerta di modelli elettrici che restano principalmente due: i costi, ancora troppo elevati, riducono di fatto il target di acquirenti a circoscritte fasce di popolazione in grado di acquistare una vettura senza finanziamenti e la limitata autonomia in termini di chilometri che non consente di liberarsi totalmente delle ansie sulle percorrenze. Fino a quando questi due limiti persisteranno questo segmento di mercato è destinato a restare poco più di una nicchia”.

Analisi condivisibile, senza ombra di dubbio.

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