Una Lamborghini Miura è bellissima con qualsiasi colore, possiamo affermarlo con certezza. Sono pochissimi coloro che non concordano sulla bellezza oggettiva della coupé lanciata per la prima volta dal marchio nel 1966. E quando si scoprono certi abbinamenti cromatici, non si può che restare ancora di più a bocca aperta. Ne è esempio un esemplare che passerà all'asta per una cifra che in pochi potranno permettersi: dai 3 ai 4 milioni di euro.
Un V12 da 380 cv
La Miura in questione è uno dei soli 150 esemplari P400 SV mai costruiti, che, escludendo la variante ultra-limitata P400 SV/J, rappresentava la versione definitiva della vettura. La Lamborghini ha svelato la vettura per la prima volta nel 1971 e, pur condividendo molti dei suoi componenti con le altre Miura, ha beneficiato di una serie di migliorie per renderla ancora più potente. Ad esempio, Lamborghini modificò la fasatura delle camme del V12 da 3,9 litri e installò nuovi carburatori Weber, consentendo all'auto di produrre 15 cv in più, portando la potenza a 380 cv e 400 Nm di coppia. Questa Miura SV inoltre è una delle sole 96 ad avere un carter separato, in cui il cambio aveva un proprio sistema di lubrificazione separato dal motore.
Tahitian Blue e oro, abbinamento suadente
Gooding & Company, la casa d'aste che propone la vettura, informa che questa Miura SV è l'unica al mondo a essere verniciata in Tahitian Blue su cerchi e pannelli laterali dorati. Una combinazione di colori elegante e affascianante, senza contare il un restauro di qualità concorsuale eseguito dallo specialista italiano Cremonini Garrozzeria. Ad accrescere ulteriormente il valore dell'auto, il fatto che ha avuto solo tre proprietari privati da quando è nata. Un'altra "chicca": questa macchina è uscita dalla fabbrica Lamborghini il 12 maggio 1972 ed è una delle sole 30 SV con aria condizionata.
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