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Opel Grandland X: parla francese con accento tedesco

Dovendo sostituire le monovolume Meriva e Zafira, anche Opel ha scelto un approccio più crossover e presentato la compatta Crossland X, che è già su strada, e la più corposa Grandland X, che arriverà ad ottobre (però gli ordini si apriranno in luglio) e che abbiamo già potuto vedere e toccare con mano, anche se non provare.

La Grandland X nasce sulla stessa base meccanica delle Peugeot 3008 in virtù di un accordo maturato quattro anni fa, quindi ben prima della fusione. E verrà anche prodotta in Francia, negli stabilimenti PSA di Sochaux. È lunga 4,48 metri e ha cinque posti, mentre non è ancora stato deciso se verrà realizzata anche un variante a 7 posti che, a quel punto, potrebbe utilizzare la base della 5008.

Inizialmente sarà equipaggiata con un 1.200 turbobenzina da 130 CV e un 1.600 turbodiesel da 120 CV, sempre realizzati in collaborazione con PSA ed entrambi disponibili con cambi manuale o automatico a 6 marce. Successivamente la gamma si svilupperà sia verso il basso, sia verso l’altro, con l’ingresso di turbodiesel da 100, 150 e 180 CV. La trazione sarà solo anteriore, ma a richiesta sarà disponibile il Grip Control per aiutare nella marcia fuoristrada.

Dimensioni e proporzioni sono quelle della 3008, ma la Grandland X si differenzia dalla cugina francese per il frontale, che è tipicamente Opel, per le forme complessivamente un po’ più morbide e, soprattutto, per il posto guida, che è di tipo convenzionale per il design (che richiama quello dell’Astra), sia per le scelte ergonomiche (il volante ha dimensioni regolari e la strumentazione è visibile attraverso la corona, a differenza di quanto accade con l’i-Cockpit di Peugeot), sia per la strumentazione analogica.

A richiesta, però, sarà possibile avere i sedili anteriori certificati dall’associazione di esperti di postura AGR mentre sarà di serie il sistema di connettività e assistenza personale OnStar (richiesta di soccorso o di informazioni e diagnostica dell’auto in remoto) che permette anche di creare una rete wifi per sette dispositivi, di prenotare camere negli alberghi e di trovare un parcheggio libero.

In occasione di questo primo parziale approccio, Opel ha fornito anche un’idea dei prezzi della gamma iniziale, che partiranno da 26 mila euro per arrivare a 34 mila, precisando che la cifra di partenza avrebbe potuto essere più bassa di una paio di migliaia di euro se si fosse scelto di mettere in listino - come fa la stessa Peugeot per la 3008 - una versione molto essenziale per attirare in concessionaria i potenziali clienti. Al contrario, la Casa tedesca, che verrà acquisita a tutti gli effetti da PSA entro la fine dell’anno quando arriverà il “via libera” dall’antitrust, ha dichiarato che d’ora in poi punterà su equipaggiamenti mediamente elevati per offrire rapporti prezzo/dotazione intriganti.