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Mercedes Classe A, "Aesthetics A" anticipa il futuro

Un processo iniziato dalla Classe A nel 2012 e che ha portato a un cambiamento radicale della percezione del marchio. Mercedes dai tratti più dinamici, in grado di catturare l'attenzione di una nuova fetta di pubblico, più giovane. Esigenze interpretate al meglio dal team di design guidato da Gorden Wagener, a lanciare nel 2009 il corso stilistico Sensual Purity. Da lì si giunse alla nuova Classe A, poi il rinnovamento esteso alla Classe C e, progressivamente, all'intera gamma. 

Il futuro nel segmento delle compatte viene anticipato dalla scultura Mercedes Aesthetics A. Ha le proporzioni di una berlina tre volumi, qualcosa che potremmo accostare a Mercedes CLA. Come cambia il linguaggio stilistico del marchio tedesco? Wagener punta su forme essenziali, nervature ridotte al minimo, usate per sottolineare un andamento a freccia, in particolare sul muso.

«Il design è anche l'arte dell'omissione: i giorni delle pieghe sono finiti», sintetizza Wagener. «La forma e il corpo sono ciò che rimane quando pieghe e linee sono ridotte all'estremo. Abbiamo il coraggio di implementare questo purismo». Sebbene in modo molto meno evidente, già nella trasformazione di Classe E da berlina a coupé si intuisce la scelta di "pulire" la fiancata smussando la nervatura all'altezza delle maniglie, soluzione assimilabile al purismo delle forme di cui parla Wagener.

Su Aesthetics A spunta anche una nuova calandra, ispirata alla gamma AMG GT, con i profili verticali stile Panamericana. Notevole anche la riduzione degli sbalzi, visione vincente che dovrà, però, fare i conti con le esigenze meccaniche di una piattaforma MFA a motore e trazione anteriore.