Tra i brand cinesi più attivi in Europa e in Italia c’è BYD che, dopo aver costruito la gamma per il Vecchio Continente su cinque modelli tutti elettrici, punta a conquistare anche chi non si sente ancora pronto per il passaggio esclusivo alla spina con la Seal U DM-i, Suv gemello dell’elettrico Seal U (che abbiamo provato qui), ma in versione plug-in.
Come è fatta la Seal U DM-i
Fuori è praticamente identico alla sorella a batterie, differendo solo nel frontale con il paraurti specifico per le prese d’aria dedicate al motore endotermico. Lungo 4,77m, largo 1,89, alto 1,67 e con il passo da 2,76m, disegna le proporzioni da Suv di segmento D in un corpo vettura arrotondato e sinuoso, ma che non disdegna di mostrare i muscoli, soprattutto se visto di profilo. Le due nervature della fiancata, infatti, contribuiscono a rendere dinamico l’aspetto della silhouette, mentre il posteriore ha un aspetto più geometrico e sobrio, caratterizzato dalla firma luminosa a tutta larghezza. Una volta nell’abitacolo, la qualità percepita è alta. L’ambiente della Seal U DM-i è premium, con assemblaggi curati e consistenti, ma anche sostenibili con i rivestimenti degli interni in morbida pelle vegana, impreziositi dal tocco di stile delle cuciture a contrasto. La strumentazione del cluster da 12,3” è chiara e dalle grafiche personalizzabili, mentre il protagonista è lo schermo per l’infotelematica da 15,6” che, come su tutte le BYD, può ruotare di 90° in posizione verticale. Il sistema operativo è reattivo, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto wireless, e permette di controllare anche alcune funzioni della vettura da dispositivi mobili tramite l’app di BYD. Tra le dotazioni di serie non mancano l’head-up display, il tetto panoramico di cristallo, i sedili elettrici riscattabili e il filtro PM2.5 per purificare l’aria nell’abitacolo e gli ADAS di livello 2.
Tanto spazio dentro, ma il bagaliaio...
Lo spazio a bordo è tanto, specialmente per chi si siede dietro, ma questa impostazione, molto cinese, che privilegia il comfort, ha il rovescio della medaglia di sacrificare spazio per il bagagliaio, già penalizzato dallo spazio occupato dal serbatoio della benzina da 60 litri. Il volume di carico, infatti va da un minimo di 425 litri, poco per la categoria, a un massimo di 1.440. La sigla DM-i sta per “Dual Mode intelligent”, perché il sistema permette al trazione elettrica o ibrida, gestita in maniera automatica dalla centralina.
BYD Seal U DM-i, la guida
Di base la vettura viaggia in elettrico con il 1.5 aspirato da 96 cv che lavora a supporto del motogeneratore da 128 cv - per una potenza di sistema di 218 cv - intervenendo solo in casi specifici come la ricarica delle batterie, quando c’è bisogno di dare più spunto in accelerazione, oppure in totale controllo della trazione, che è anteriore, quando si viaggia in extraurbano. Ci sono due tagli della battery blade al litio-ferro-fosfato disponibili: da 18,3 kWh per 80 km di autonomia solo in elettrico dichiarati, o da 26,6 kWh per 125 km di autonomia ed entrambe si ricaricano fino a 11 kW in AD e a 18 kW in DC. Esiste anche una versione a trazione a trazione integrale, con il 1.5 turbo da 128 cv, un secondo motore elettrico per l’asse posteriore e potenza di sistema di 319 cv. Nel corso del test su strada della versione a trazione anteriore, la BYD Seal U DM-i si è fatta apprezzare per la fluidità e la comodità di marcia. Il test l’abbiamo iniziato in modalità EV, scegliendo di preservare il 25% della ricarica, il minimo possibile perché il sistema non permette di scaricare completamente le batterie. Il 75% della ricarica si è esaurito in circa 70 km, poi è intervenuto il termico a supporto, ma in maniera molto discreta, sia per il minimo rumore percepito in abitacolo, sia per la maniera neutra in cui la vettura è passata dalla trazione elettrica a quella ibrida. Anche l’assetto delle sospensioni fa intuire come la cinese preferisca viaggiare in relax, smorzando il più possibile le asperità del terreno, ma questa morbidezza si paga in curva, con un rollìo abbastanza presente. Lo sterzo, infine, è preciso, ma un po’ troppo leggero.
Versioni e prezzi della Seal U DM-i
La BYD Seal U DM-i è già ordinabile, con consegne previste a partire da giugno. L’allestimento di base è il Boost che parte da 39.800 Euro, mentre al top c’è la versione a trazione integrale Design da 47.800 Euro, dunque entrambi a pieno titolo negli incentivi. Dopo l’estate è attesa la Comfort, forte del taglio di batteria più grande. BYD, infine, dichiara che la vettura è garantita per 6 anni/150.000 km, la batteria 8 anni/200.000 km (fino al 70% di autonomia) e il motore 8 anni/150.000 km.
La curiosità
Per BYD la tecnologia plug-in non è una novità, anzi, il Costruttore cinese è tra i pionieri di questa tipologia di powertrain. Ndel 2008, infatti, lanciarono la berlina F3DM, la prima plug-in prodotta in serie al mondo.