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ANCI, ACI e ACI STORICO domandano libero accesso ai centri storici per le auto con più di 40 anni

Libero accesso alle quarantenni nei centri storici. Questo chiedono ANCI, Automobile Club d’Italia e ACI Storico: che le auto storiche con almeno 40 anni di anzianità possano circolare nei centri urbani, senza necessità di ulteriori riconoscimenti che si aggiungano alla già presente definizione e disciplina europea in materia di veicoli storici.

Il perché della richiesta

Infatti compimento del 30° anno di vita i veicoli entrano di diritto ed a pieno titolo nell’area della storicità.

Se a questa considerevole soglia di anzianità – già ampiamente riconosciuta e condivisa sia a livello nazionale che europeo ai fini della qualificazione dei veicoli come storici – si aggiungesse un ulteriore decennio (dal 30° al 40° anno di età del veicolo) per ragioni prudenziali di contenimento della loro numerosità, si arriverebbe a definire una categoria che non necessiterebbe di ulteriori accertamenti per poter circolare nei centri urbani.

Parlando di veicoli ultraquarantennali, si fa riferimento a veicoli di età considerevole che circolano pochissimo e solo per esigenze di manutenzione o di partecipazione ad eventi o iniziative di motorismo storico, che arricchiscono l’ambiente urbano di valori culturali della nostra tradizione automobilistica. Insomma, c’è bisogno di norme più agevoli e semplici che non alimentino nuove forme di inutile ed ingiustificabile burocrazia e che rendano possibile la circolazione, già di per sé limitata e circoscritta, dei veicoli ultra-quarantennali nei centri urbani.

L’ANCI ritiene che basterebbe avvalersi della collaborazione istituzionale e della banca dati dell’ACI per individuare, senza alcun onere o procedura burocratica a carico dei cittadini, i veicoli con anzianità di oltre 40 anni che potrebbero essere ammessi a circolare nei centri urbani.

Sarebbe semplice controllare

L’ACI potrebbe infatti a costo zero e in modo automatico alle Amministrazioni locali ed ai Corpi di Polizia Locale tutti i dati necessari, anche in presenza di varchi elettronici e senza necessità di controlli a campione e, men che meno a tappeto, per individuare in modo semplice i veicoli abilitati all’accesso ed alla circolazione. Una situazione risolvibile in poche mosse.

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