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Stellantis vende a Reply 20.000 mq di uffici del Lingotto a Torino

I tempi cambiano e a Torino continua la metamorfosi post FCA. Stellantis ha veduto a Reply, colosso italiano dei servizi digitali, ventimila metri quadrati di ufficiali dello storico complesso del Lingotto.

Un altro pezzo di storia di Fiat che cambia indirizzo in quello che è stato il centro pulsante del Gruppo italiano per oltre un secolo. I tempi cambiano, anche se non più tardi dello scorso settembre, con la presentazione della gamma RED, proprio il tetto del Lingotto era stato protagonista con la rinnovata pista green, Casa 500 e pinacoteca.

La storia del Lingotto

Il Lingotto è uno dei simboli di Torino, nato in piena prima guerra mondiale, nel 1915 su progetto dell’architetto Giacomo Isidoro Matté-Trucco, autore anche della cupola del Teatro Regio di Torino, ma soprattutto primo a utilizzare la costruzione in calcestruzzo armato.

Il complesso fu realizzato in due fasi, 1915-1922 e 1924-1926, con l’inaugurazione nel 1923. Caratteristica distintiva  della storica fabbrica Fiat era lo sviluppo verticale, con le rampe che portavano le auto al tetto con la mitica pista di collaudo con parabolica.

All’avanguardia, come molte iniziative di Fiat, nella produzione fu prima affiancato poi progressivamente sostituito da Mirafiori. L’ultima auto assemblata comunque fu la mitica prima serie della Lancia Delta, dal 1979 al 1982.

Negli anni successivi l’area fu riqualificata da un intervento di Renzo Piano. E divenne Lingotto Fiere, con Il Salone dell’Auto di Torino (fino al 2002) il Salone Internazionale del Gusto e il Salone del Libro.

Nel complesso è stata realizzata anche una multisala e sono presenti anche gli uffici direzionali appena venduti, dove Fiat tornò nel 1997. 

Dove parzialmente resta anche adesso, con la pista-giardino, il museo Casa 500. I tempi cambiano, davvero.

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