Sono giorni di fermento in Italia, con le imminenti dimissioni del premier Draghi e tante decisioni di prendere. Tra le recenti novità, c’è il decreto firmato dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, che stabilisce la ripartizione delle risorse e i criteri e le modalità per accedere al contributo che ha l'obiettivo di favorire la transizione ecologica riducendo le emissioni nei trasporti.
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A chi sono rivolti gli incentivi
Andando più nel dettaglio, gli incentivi sono rivolti alle imprese di trasporto passeggeri per l'acquisto di autobus nuovi di fabbrica, a elevata sostenibilità ecologica (una misura simile è già stata adottata per il settore del trasporto merci). Questo significherebbe aprire la strada a un eventuale rottamazione di mezzi obsoleti, che in Italia abbonda.
Ma di che cifre parliamo? Per l’acquisto di autobus delle categorie M2 e M3 ad alimentazione elettrica, ibrida, Cng e Lng si parla di 25 milioni di euro e altri 25 milioni sono quelli destinati per autobus delle stesse categorie ad alimentazione a gasolio, con motore euro VI step E o superiore.
Le cifre
La ripartizione degli incentivi è stata decisa dalle associazioni di categoria delle imprese del settore insieme ai costruttori di veicoli, ed è così stabilita: da 70.000 euro per l'acquisto di autobus elettrici con oltre 22 posti (quelli per i servizi turistici) a 50.000 euro per gli autobus elettrici con un numero di posti fino a 22 e per quelli a Cng e Lng oltre 2 posti; 40.000 euro per gli autobus alimentati a gasolio con più di 22 posti; 20.000 euro per i mezzi a gasolio fino a 22 posti, ma di massa non superiore a 5 tonnellate. Va poi aggiunta la maggiorazione di 5.000 euro per ogni veicolo rottamato di classe inferiore a euro VI. Per quanto riguarda le disposizioni per presentare la domanda, seguirà un decreto direttoriale.
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