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Aston Martin Valhalla ed esclusive, no alla Vanquish rivale della Ferrari 296

Poche, esclusive e, va da sé, ad altissimo ritorno economico. È la visione di Lawrence Stroll sulla Aston Martin che prende forma e guarda al futuro. 

Quel che non farà, diversamente da quanto sembrava potesse accadere nel 2019 con il concept Vanquish (in foto), è una supersportiva ibrida a motore centrale, un modello idealmente da contrapporre alla Ferrari 296 GTB e alla McLaren Artura. No, non sarà la strada seguita. 

Stroll ha confermato ad Autocar come il dato dei volumi produttivi non sia l'elemento guida per il marchio inglese, che ha rinnovato a fondo la granturismo DB11, diventata DB12.

Valhalla sarà la prima esclusivissima Phev 

Se il progetto di ibrida plug-in a motore centrale da contrapporre alla 296 GTB è stato congelato, procede la via che porterà alla Aston Martin Valhalla. Prima ibrida plug-in del marchio, avrà le fondamenta tecniche di una Mercedes-AMG E Performance, vista l'origine del motore V8 e della componente elettrica che andranno su un modello che è stato presentato sempre come una Valkyrie molto più fruibile. 

Se ne faranno 999 esemplari, oltre 1.000 cavalli e ciascuna Valhalla si posizionerà sugli 800 mila euro. Ecco l'esclusività e redditività su cui punta la proprietà Aston Martin (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato).

Vale ricordare quanto il progetto Valkyrie abbia pesato sulle finanze Aston Martin, per l'estrema complessità di una hypercar con soluzioni da Formula 1. Il progetto curato da Adrian Newey alla fine ha visto la luce e l'avvio della produzione.

Adesso tocca alla Valhalla, con tutt'altre premesse e stabilità finanziaria del marchio rispetto alla recente era che portò al progetto Valkyrie. Il legame con la Formula 1 sarà mantenuto grazie alla realizzazione del monoscocca in fibra di carbonio. La cellula abitacolo sarà prodotta nelle nuove strutture della squadra di Formula 1, a Silverstone.