In Casa Stellantis, a partire dal 12 febbraio fino al 3 marzo, le linee di produzione di Mirafiori saranno ferme, un periodo di inattività che coinvolgerà 2.260 dipendenti. La causa principale di questa interruzione è attribuita al brusco calo degli ordini per la Nuova Fiat 500, un segnale dell'evidente cambiamento della domanda nel settore delle auto elettriche.
La decisione di Stellantis di ricorrere alla cassa integrazione è stata comunicata ufficialmente e secondo quanto dichiarato dalla Fiom torinese, è una decisione necessaria per adeguare la produzione alla domanda del mercato. Inoltre, c'è chi ipotizza che le recenti voci su una possibile revisione degli incentivi per le auto elettriche e ibride plug-in possano aver contribuito a questa flessione.
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Cosa succede invece a Melfi
A Melfi, in Basilicata, il malcontento tra i dipendenti delle società di logistica e magazzinaggio Fdm e Las è palpabile. Il mancato rinnovo dell'ordine da parte del colosso automobilistico ha scatenato proteste e scioperi, con 110 lavoratori che hanno presidiato la sede della Fdm e bloccato i binari della stazione di San Nicola.
La situazione è così critica che la carenza di componenti ha costretto la direzione aziendale di Stellantis a interrompere le attività della fabbrica, con effetti immediati. L'assessore regionale al lavoro, Michele Casino, è intervenuto personalmente nella vertenza, contattando il ministro delle imprese, Adolfo Urso, nella speranza di trovare una soluzione a questa crisi nell'industria automobilistica italiana.
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