Nel quartier generale dii Sant’Agata Bolognese, l’Archivio Storico Lamborghini conserva molto più di documenti.
È la traccia viva di una storia iniziata nel 1963, quando Ferruccio Lamborghini fondò un marchio destinato a diventare leggenda. Oggi, grazie al lavoro del Polo Storico, questo patrimonio racconta ogni giorno l’anima del Toro.
Creato nel 2015, il Polo Storico è il custode della memoria meccanica e culturale dell’azienda. In occasione del decimo anniversario, Lamborghini apre le porte del proprio archivio, rivelando oltre 30.000 oggetti: disegni tecnici, fotografie, schede di produzione, appunti e corrispondenze. Materiali fondamentali per restauri, certificazioni e ricerche storiche.
Dietro ogni auto riportata all’antico splendore si cela un dettaglio salvato dal tempo
È accaduto con la Countach LP 500, ricostruita nel 2021, o con la Miura P400 usata nel film The Italian Job, identificata con rigore filologico. L’archivio non è mai fermo: cresce, si aggiorna, accoglie contributi di ex dipendenti, tecnici e collezionisti.
Proprio gli ex collaboratori, riuniti nel comitato dei “saggi”, condividono esperienze e competenze uniche. Le loro testimonianze animano uno dei cortometraggi realizzati per i dieci anni del Polo Storico. Dopo Saint Moritz e Pebble Beach, i festeggiamenti si concluderanno a Bologna in ottobre.
L’Archivio Lamborghini non è solo custodia del passato. È bussola per il presente, linfa per il futuro. Tra schede ingiallite e disegni digitalizzati, ogni curva progettata ieri continua a ispirare le forme di domani.
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