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Porsche, batterie con celle in silicio per svoltare sulle prestazioni

Dopo aver esordito nel mondo dell'elettrico a batteria con un progetto di riferimento, senza pari per specifiche tecniche, come Porsche Taycan, a Stoccarda si guarda all'evoluzione della composizione chimica delle celle che andranno sui pacchi batteria del futuro. Per prima, Taycan (scopri la novità Cross Turismo), ha introdotto l'architettura a 800 volt, ha lavorato perché la prestazione assoluta fosse ripetibile, come si esige da una supersportiva.

Il prossimo traguardo, dal quale ottenere prestazioni di ricarica e condizioni di funzionamento di gran lunga superiori a quanto non è attualmente possibile, è nelle celle con anodo in silicio anziché grafite. I vantaggi sono anzitutto in celle più compatte, dalla superiore densità energetica e, cosa più importante tra tutte, dotate di una capacità di funzionamento a temperature molto più elevate. 

Temperature e batteria, valori d'esercizio raddoppiati

I sistemi di raffreddamento delle auto elettriche sono chiamati a garantire sempre l'ottimale temperatura d'esercizio, intorno ai 37° C, operando un raffreddamento spesso con impianti a liquido, come un necessario riscaldamento per diminuire i tempi di ricarica dalle postazioni veloci.

Il vantaggio delle celle con nuovi elettroliti, additivi e l'anodo in silicio, sta nella capacità di esercizio anche oltre i 75° C. Un valore che da solo spiega la portata innovativa, perché indirettamente inciderà anche sul dimensionamento (quindi il peso) dei sistemi di raffreddamento/riscaldamento dei moduli.

Porsche introdurrà inizialmente le nuove celle su auto elettriche dalla produzione limitata e nel campo delle competizioni clienti. L'indizio di una produzione interamente europea delle celle porta a individuare una produzione non prima del 2023-2025, rispettivamente date dell'ampliamento della Gigafactory Volkswagen con Northvolt a 40 gWh e dell'avvio dell'impianto di Salzgitter a 40 gWh di energia prodotta ogni anno.

Volkswagen, nel corso del Power Day dal quale Porsche ha delineato la strategia sulle celle in silicio, ha confermato uno sviluppo tecnologico verso le celle prismatiche, anziché a sacchetto, che al 2030 verranno impiegate sull'80% della produzione elettrica dell'intero Gruppo. 

La cella della batteria come la camera di combustione

"La cella della batteria è la camera di combustione di domani. Le nostre auto sportive elettrificate, ad alte prestazioni, e le auto da corsa, pongono le più alte richieste sulla tecnologia della batteria. Per soddisfare tutte queste richieste, Prosche ha bisogno di celle speciali ad alte prestazioni. Il silicio ha un grande potenziale", ha spiegato Oliver Blume, presidente del CdA Porsche.

Allo sviluppo tecnologico, Porsche affiancherà la realizzazione di un'infrastruttura di ricarica sulle principali arterie autostradali europee. Sarà una rete dedicata ai clienti del marchio, con stazioni di servizio dotate ciascuna tra le 6 e le 12 prese di ricarica a 350 kW.