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E-bike modificata? Arriva la stretta: diventano obbligatori targa e assicurazione

La funzione principale di una bicicletta con pedalata assistita è quella di utilizzare un mezzo non inquinante rendendo anche minimo lo sforzo necessario di chi la guida. Alcuni proprietari però non si accontentano mai e decidono di truccarla per far sì che sia più veloce. Il Governo continuerà a permetterlo, ma li considererà alla pari di una motocicletta.

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La nuova stretta

La decisione è stata approvata in Parlamento attraverso la nuova lege sugli investimenti infrastrutturali e imporrà una stretta per tutti coloro che sono in possesso di una e-bike truccata o decideranno di modificarla in futuro. Sarà infatti obbligatorio sia circolare con targa, sia pagare un'assicurazione, sia avere un patentino, esattamente come se si possedesse una moto. Tutte le biciclette con pedalata assistita equipaggiate con motore superiore al limite consentito (0,25 kWatt) e quindi capace di raggiungere oltre 25 km/h, saranno considerate a tutti gli effetti un ciclomotore, categoria che impone al conducente di mostrare patente, assicurazione in corso di validità e di indossare il casco. Le sanzioni in caso di violazione sono molto salate: nel caso in cui non vengano rispettati i 3 obblighi appena descritti il conducente sarà soggetto a multe comprese tra 1.890 e un massimo di 7 mila e 500 euro. Anche i produttori, gli assemblatori, i grossisti, i commercianti al dettaglio e i meccanici che si prestano a modificare le biciclette elettriche saranno in determinati casi sanzionati.

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