Con il lancio della Renault 5, riedizione elettrica della storica utilitaria francese, è in arrivo una soluzione di ricarica che va oltre il tradizionale Wallbox domestico.
L'idea di integrazione dell'auto in un ecosistema domestico altamente efficiente è alla base del concetto di vehicle-2-grid, ovvero, la ricarica bidirezionale e in grado di gestire uno scambio d'energia non solo tra rete e veicolo ma con un flusso inverso.
Quando ricaricare e quando cedere energia
Le condizioni ottimali di utilizzo prevedono operazioni di ricarica effettuate quando i momenti di carico sulla rete sono inferiori e, teoricamente, con tariffe di costo dell'energia minori. In fasi di elevata richiesta di energia, l'auto che è un contenitore d'energia (nella batteria) la cede alla rete e retribuita a un determinato prezzo.
Sono le condizioni teoriche di funzionamento del sistema vehicle-to-grid, ovviamente automatizzato nelle operazioni di programmazione della ricarica e della cessione d'energia. Quest'ultima può anche configurarsi per un utilizzo esclusivamente domestico, non necessariamente di immissione sulla rete.
Il wallbox Mobilize e l'energia a emissioni di Co2 neutre
La Renault 5 sarà la prima auto elettrica del marchio a essere dotata della tecnologia di ricarica bidirezionale. Per il funzionamento sarà necessario utilizzare il Mobilize Powerbox, una stazione di ricarica in CA con potenza erogata tra i 7 e i 22 kW.
Ovviamente è un wallbox utilizzabile con tutte le auto elettriche o ibride plug-in. In aggiunta alla stazione di ricarica, i clienti della R5 elettrica avranno il servizio Mobilize V2G - che verrà lanciato nel 2024 in Francia e Germania - per beneficiare della ricarica bidirezionale e, con il contratto di fornitura energetica ad hoc, Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) e Mobilize assicurano operazioni di ricarica impiegando energia dalle emissioni carboniose neutre.