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Dacia, niente fronzoli sulle auto: "Non servono 22 schermi"

Da un lato le novità presentate da Byd, dall'altro un progetto come Renault 5 elettrica. Entrambe protagoniste del Salone di Ginevra, dove l'attualità è ruotata intorno al tentativo di un'offerta di modelli a batteria a prezzi competitivi. 

Dacia ha presentato il restyling della Spring, prima auto a batterie a essersi affacciata (al debutto) con un prezzo in quota 20mila euro, fatta in Cina e portata nel Vecchio Continente, prima che il rialzo dei listini portasse anche la citycar a nuovi valori. Attualmente a 21.450 euro prima del restyling.

Dacia, auto economiche? Offrono quel che serve

Dacia (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) che introdurrà solo tra 2027 e 2028 un'altra elettrica e già da tempo ha ribadito di essere attenta alle richieste effettive dei propri clienti: auto che abbiano il necessario. Così, guardare "razionalmente" ai contenuti è possibile senza rasentare lo spartano nelle dotazioni. 

"Non abbiamo nulla di superfluo sui nostri modelli. Non abbiamo 22 schermi, non abbiamo sedili a regolazione elettrica. Quest'approccio risuona sempre più, perché alcune persone stanno dicendo di non spendere soldi su cose inutili. Noi non mettiamo cromature in macchina, perché brillano e sono inutili. Le togliamo del tutto", le parole di Le Vot, riportate dal Financial Times.

Una strategia simile l'ha prospettata Fiat presentando i concept della famiglia Panda, dall'elettrica al suv. Essenziali senza dirlo esplicitamente, piuttosto si fa riferimento al concetto più elegante di sostenibilità, presentando l'eliminazione di cromature, lavorazioni in lega, imbottiture dei sedili con schiume espanse.

Una strada verso l'essenziale che è obbligata per molti, per reggere l'urto della competitività delle case cinesi sul fattore prezzo, delle elettriche e potenzialmente delle auto termiche elettrificate. Dettagli di costo che si inseriscono su quello che è il principale fattore in grado di incidere sul prezzo di listino: il costo per kWh delle batterie, un mercato in mano dei player cinesi e asiatici.

Il restyling di Dacia Spring cela la sostanza