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Volvo: XC40 a gonfie vele, aspettando V40 e Lynk 02

Più Gent, Belgio. E più Cina, dalla prima metà del 2019, a Luqiao. Il successo di Volvo XC40, circa 80 mila ordini raccolti, chiama a un (gradito) sforzo per aumentare la produzione nei due impianti che assemblano il suv compatto. Nasce sulla piattaforma modulare CMA, destinata ai modelli di segmento C, che hanno nel suv il primo modello di una gamma che si allargherà. Là dove Volvo V40 ha contrastato in questi anni  avversarie premium del calibro di Mercedes Classe A, BMW Serie 1, Audi A3, il ricambio generazionale porterà l'arricchimento dell'offerta, facile immaginare, ad esempio, una berlina tre volumi accanto alla hatchback e la Cross Country.

Dal Volvo Concept 40.2 alla sfidante ideale di Mercedes CLA, A3 e Serie 1 sedan. La visione del marchio di un progressivo abbandono dei motori esclusivamente termici per passare a soluzioni ibride - plug-in e mild-hybrid - inizierà proprio dalle nuove generazioni. Scontata l'offerta di powertrain elettrificati sulla serie 40, il primo modello interamente elettrico, a batteria, verrà prodotto in Cina e, da Luqiao, esportato globalmente. Anche in questo caso sarà una compatta su pianale CMA. Volvo XC40 ha indicato la strada anche con l'introduzione del nuovo motore turbo tre cilindri 1.5 litri, unità che verrà replicata sui prossimi modelli compatti.

«Il successo di XC40 ha superato anche le nostre più rosee aspettative. Il segmento dei piccoli suv è quello che cresce più rapidamente e con i modelli aggiuntivi basati sull'architettura CMA ci aspettiamo di beneficiare ulteriormente di questa crescita», ha commentato Hakan Samuelsson, presidente di Volvo Cars. Non è un caso che riporti l'attenzione ancora sul segmento dei suv di taglia small. Dalla galassia Geely-Volvo, infatti, è in arrivo - presentazione attesa il 26 maggio - la seconda proposta firmata Lynk&Co: il crossover 02, la cui produzione verrà localizzata anche in Belgio.