Home

News

Anteprime

Prove

Primi Test

Saloni

Auto Dell'anno

Foto

Auto

LISTINO

Ferrari 458 Spider all’asta, ma è completamente bruciata

Ferrari che passione. Una passione a cui è davvero difficile resistere, specialmente se si hanno soldi da spendere. Altrettanto difficile, però, è credere che ci sia qualcuno disposto a pagare per una Ferrari decisamente messa male.

Un esemplare fuori dal comune

In arrivo i dettagli. Il portale Copart ha messo in vendita una Ferrari 458 Spider, di Santa Paula in California. Si tratta di uno degli ultimi modelli a motore V8 aspirato in posizione centrale, oltre a essere un esemplare invidiabile, come tutti quelli prodotti dalla Casa di Maranello. La Ferrari 458 Spider in questione non è solo messa male, ma è completamente a pezzi: a causa di un incidente, di cui non si sa molto, la macchina è andata a fuoco lasciando a terra materiali fusi e bruciati. Spazzatura e ruggine, in altre parole. Nessuno potrebbe pensare che prima della combustione ci fosse una scattante Ferrari.

All'asta le auto di Paul Walker

Le possibili ipotesi

Chi mai comprerebbe un ammasso di materiali bruciati? Se il portale Copart ha messo all’asta quello che resta della macchina, un motivo ci sarà. Facendo una rapida panoramica sui vari siti di aste, è possibile imbattersi in casi simili.

Ford Mustang, all'asta quella di Steve McQueen in "Bullitt"

Ma a quale scopo acquistare ceneri e rottami? Qualche riccone sarebbe disposto a pagare, forse, per dire di possedere il numero VIN. Niente di più. Non ci sono possibilità che l’auto possa tornare a nuova vita. Eppure, ciò che stupisce, riguarda la categoria in cui i resti della Ferrari 458 Spider sono stati classificati come “Enhanced Vehicles”, veicoli potenziati, cioè quelle vetture che con alcuni interventi possono tornare a funzionare. Basta dare un’occhiata alle immagini per capire che, anche con tutti i lavori possibili, la Ferrari non potrà mai tornare a correre e nemmeno a ospitare un passeggero. È irrecuperabile.

La Ferrari 312T di Lauda presto all'asta

Magari, però, qualche collezionista è disposto a spendere “solo” 275mila euro pur di avere questo reperto nel proprio museo. Con il tempo sapremo.