Saluta Alfa Romeo 4C, la pocket supercar del Biscione esce di produzione. Non è più disponibile sul configuratore della Casa. La “dura e pura” nata nel 2013, come primo emozionante assaggio della rinascita di Alfa Romeo voluta da Sergio Marchionne entra nel novero delle auto per collezionisti.
Alfa Romeo 4C, la prova completa di Auto
La fine di un ciclo Alfa Romeo
Il successo di mercato non è arrivato, nonostante i numerosi apprezzamenti. Il commiato di Alfa 4C è parallelo al nuovo piano industriale del Marchio, che prevede, oltre a Stelvio e Giulia e i loro restyling (il primo a tra pochi giorni, quello sostanziale con i powertrain elettrificati del 2021), l’arrivo di due SUV. Tonale e un B-UV compatto che avrà anche una versione full electric.
Fine della produzione sulle linee a Modena negli stabilimenti Maserati. Dopo l’esordio nel 2013, quando entusiasmò pubblico e critica, 4C ha pagato, anche, la sua essenza senza compromessi.
Alfa Romeo 4C, il primo test in pista di Auto
Eccezionale per la scocca in fibra di carbonio, il motore centrale, il peso di partenza contenuto a meno di 900 kg. Il tutto combinato con una estrema efficacia nella guida sportiva e al limite. E concentrato in meno di 4 metri di lunghezza e solo 1,18 metri di altezza.
Trazione posteriore, sterzo diretto (niente servo), frenata da auto da corsa. Rigidissima, quasi zero il comfort acustico, ma senza pari. E con un prezzo, pur alto, sempre inferiore alle vetture che potevano permettersi prestazioni e raffinatezze simili.
Impossibile rimanere estranei alle emozioni di 4C. Ma alla fine il mercato non ha portato i risultati sperati (e che avrebbe meritato, a nostro parere) decretando la fine del ciclo. Se la godranno gli appassionati che hanno potuto permettersela.