Nel 2018 la presentazione nella prestigiosa cornice di Pebble Beach. Poi, due anni di aggiornamenti, modifiche, test in pista, prima e dopo l'emergenza Coronavirus. Oggi, i primi 40 esemplari di Bugatti Divo sono pronti per essere consegnati ai loro (facoltosi) proprietari, in grado di spendere i 5 milioni di euro necessari all'acquisto. Per una hypercar che, come dicono da Molsheim, "è adatta anche all'uso quotidiano".
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La stessa Bugatti ha comunicato la fine dello sviluppo della sua nuova vettura, chiamata così in onore di Albert Divo, che su una Bugatti T35B e una T35C vinse le edizioni 1928 e '29 della Targa Florio, ai tempi in cui la "Cursa" siciliana era uno degli appuntamenti più attesi e prestigiosi del calendario sportivo.
1500 cavalli, base Chiron
Si basa sulla Chiron, con cui condivide il potentissimo W16 8 litri da 1500 CV e 1600 Nm di coppia, che garantisce 2,4 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h. Prestazioni da valutare in pista: perché, come ha affermato la stessa Bugatti, la vettura ha subìto numerosissimi test, tra cui quello al Nürburgring - dove sono stati raggiunti i 380 orari -, per approntare un piano di miglioramento ulteriore rispetto alle qualità di "mamma" Chiron.
Peso ridotto e modifiche aerodinamiche
E allora ecco che è stato alleggerito il peso, aumentando il carico aerodinamico e modificando anche il telaio, nello specifico andando a lavorare su campanatura delle ruote, indurimento delle molle e bilanciamento generale spostato verso l'avantreno. Ciò ha provocato una maggiore deportanza, grazie anche all'accelerazione laterale salita a 1,6 g, che porta Divo ad essere più precisa in pista rispetto alla Chiron, soprattutto in curva.
A dimostrarlo anche il fatto che la nuova hypercar del Marchio francese ha migliorato di ben 8 secondi il record che Chiron aveva conseguito sul circuito pulgiese di Nardò.
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