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Auto nuove, la crisi frena l'aumento dei prezzi

La pandemia e la crisi economica da essa generata hanno sconvolto il mercato dell’auto, facendo crollare le vendite di vetture nuove in quasi tutto il mondo. Ma i dati sulle nuove immatricolazioni non sono gli unici a essere stati mutati dagli eventi degli ultimi mesi. Le conseguenze economiche della pandemia hanno influenzato anche i prezzi delle auto nuove, il cui naturale aumento è sensibilmente ridotto rispetto al 2019. Con variazioni nei prezzi anche di auto usate, assistenza e pezzi di ricambio.

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Le tendenze attuali

La situazione attuale è stata fotografata dall’Osservatorio Autopromotec, che ha registrato un aumento dei prezzi medi delle auto nuove pari al 2,1% nel primo semestre del 2020. Si tratta di una crescita inferiore rispetto al +2,5% registrato nel 2019. Un dato, spiega l’Osservatorio, motivato dalla forte contrazione della domanda di auto nuove (il mercato italiano, nei mesi centrali della pandemia, è stato praticamente azzerato) e dalla crisi economica in atto.

Tendenze diverse per quanto riguarda invece le vetture usate, i cui prezzi medi calano dell’1,3% nel primo semestre dell’anno in corso. Si tratta di una contrazione molto meno marcata rispetto al -2,7% fatto registrare l’anno scorso. La tendenza, secondo l’Osservatorio, è quella di un aumento dei prezzi delle auto di seconda mano dopo anni di cali.

Variazioni verso l’alto riguardano invece quella serie di servizi e prodotti connessi all’automobile: i prezzi dell’assistenza aumentano mediamente dell’1,1% nei primi 6 mesi di quest’anno rispetto allo stesso semestre del 2019. Manutenzione e riparazione e oli lubrificanti salgono dell’1,2%, così come pneumatici (+0,8%) e pezzi di ricambio (+0,4%).

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