Ci sono voluti pochi istanti perché sul web circolasse la notizia di un incidente mortale con protagonista una Tesla Model S con Autopilot inserito. Dalle prime ricostruzioni sembrava che nessuno dei due passeggeri a bordo fosse seduto al posto del guidatore. Da qui l'ipotesi che sull'auto fosse attiva la funzione per la guida autonoma. Ora però, dopo i primi rilievi da parte delle autorità statunitensi, è proprio Musk a smentire le voci e a chiarire la situazione via Twitte, fornendo alcune informazioni in più sulla vicenda.
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FSD non disponibile
Il CEO del colosso statunitense è sceso in campo in prima persona per cercare di difendere la sua azienda e le sue automobili elettriche. Secondo Musk, infatti, la responsabilità dell'incidente non sarebbe da attribuire al sistema Autopilot – come dichiarato inizialmente -, ma piuttosto ad un errore umano. Dalle prime analisi effettuate su alcuni registri di dati, l'automobile non aveva l’Autopilot inserito al momento dell'incidente.
Inoltre, sempre secondo Elon, i dati recuperati fino a questo momento mostrano come il veicolo non aveva in dotazione l’FSD (Full Self Driving), evoluzione corposa del classico Autopilot presente in versione beta su alcune auto circolanti negli Stati Uniti e che permette la gestione delle fermate e ripartenze da semafori o incroci, del controllo della velocità in tutti i tipi di assistenza. Una funzione però disponibile solo su strade "smart" abilitate, e non abilitata in quella in cui stava viaggiando la Model S vista l'indispobilità dell'attivazione delle linee di corsia.
Nessuno alla guida dell'auto?
Ovviamente le autorità statunitensi – tra cui la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) e la National Transportation Safety Board (NTSB) – stanno ancora indagando sui fatti, perché convinte che al momento dell’incidente nessuno fosse alla guida del mezzo. Staremo a vedere l'evolversi dei fatti. Ecco intanto la posizione rilanciata da Musk: