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Honda CR-V e:PHEV, la prova del Suv "alla spina"

Giunto alla sesta generazione, Honda CR-V prosegue la tradizione di un modello importantissimo per la Casa giapponese fin dal lancio (quasi 30 anni fa). Acronimo di Comfortable Runabout – Vehicle - a indicare un veicolo compatto, versatile e confortevole - il Suv ai vertici della gamma Honda si evolve fuori e dentro, introducendo numerose novità: prima su tutte il sistema ibrido plug-in e:PHEV, campione di efficienza, che debutta in Europa affiancando il full hybrid e:HEV. Balzo in avanti anche sul fronte sicurezza – da sempre prerogativa del costruttore – con il nuovo sistema Adas Honda Sensing 360, vero “scudo protettivo” che minimizza danni e possibilità di incidenti. Abbiamo avuto modo di testare a fondo il primo CR-V “alla spina”, con il supporto del nostro Centro Prove. Ecco com’è andata.

Honda CR-V 2024, sportività elegante

Anche l’occhio vuole la sua parte. Lo sa bene Honda, che ha modificato le linee del nuovo CR-V con un risultato eccezionale. Osservando il nostro esemplare, in allestimento Advance Tech (l'unico disponibile con powertrain plug.in) con carrozzeria bianco perla, si nota il design più maturo, sobrio ma sportivo al tempo stesso, che prosegue la direzione stilistica intrapresa negli ultimi anni. Lo “sguardo” ricorda la berlina Civic, con sottili fari full Led che convergono verso l'ampia calandra con griglia nera. Un frontale più basso e proteso in avanti rispetto alla precedente generazione, quasi pronto a “mordere” l’asfalto, che ben si sposa con il posteriore: i gruppi ottici aggiornati, uniti alle nervature orizzontali, contribuiscono alla forte presenza su strada. Più basso, in realtà, è l’intero corpo vettura: l’altezza del Suv di segmento D si riduce, infatti, di 15 mm (1.674 totali). Crescono invece larghezza, lunghezza (oltre 10 cm, per 4.706 mm totali) e passo: con 2,70 metri, 4 cm in più, lo spazio a bordo aumenta ulteriormente.

Salotto su ruote: comfort e spazio ai vertici

Si viaggia in totale comfort anche in cinque, con i passeggeri posteriori che possono contare su accesso agevolato (le portiere si aprono quasi a 90°), pavimento privo di ingombri e sedute con schienale regolabile su otto posizioni. A proposito, i sedili anteriori, riscaldabili e ventilati, riducono l’affaticamento grazie alla nuova struttura priva di molle (Comfort Stabilizing Seat). Degna di nota anche la tecnologia in abitacolo. La plancia riprende l’impostazione di Civic e ZR-V, con climatizzatore bi-zona regolabile da tasti fisici e numerose dotazioni hi-tech: spiccano doppio schermo per strumentazione (10,2”) e sistema multimediale (9” touch), head up display, prese USB e piastra a induzione per la ricarica senza fili dello smartphone, che può essere gestito direttamente dall’infotainment (Apple CarPlay e Android Auto). Altro punto di forza del nuovo Honda CR-V è il bagagliaio. Se già la versione ibrida full offre 587 litri di capienza minima, la declinazione plug-in sale a ben 617 (635 considerando il doppiofondo): merito della batteria, più ingombrante ma posizionata sotto la seconda fila di sedili invece che sotto al piano di carico.

Il sistema Honda e:PHEV

Prima di passare alla prova, un doveroso approfondimento sul powertrain ibrido plug-in e:PHEV di Honda. Con il già noto sistema full hybrid e:HEV (quello di Civic e ZR-V) condivide elementi come l’efficiente motore benzina da 2,0 litri, a iniezione diretta e ciclo Atkinson, e doppia unità elettrica. le differenze, però, sono numerose. Innanzitutto, al propulsore endotermico da 148 cv è stato aggiunto un rapporto (più corto) per aumentare lo spunto alle basse velocità, raddoppiando anche la capacità di traino (1,500 kg contro 750 impostando la modalità dedicata "Tow"). La combinazione con gli elettromotori consente di raggiungere 184 cv e 335 Nm di coppia (+ 6,5% rispetto alla e:HEV), scaricati sull’asse anteriore (la trazione integrale è esclusiva della declinazione full hybrid). Valori che, come vedremo, garantiscono ottime prestazioni mantenendo bassi i consumi di carburante. La particolarità del sistema risiede anche nella batteria maggiorata: l’accumulatore agli ioni di litio, da 96 celle, è in grado di spingere il Suv per oltre 80 km a emissioni zero grazie alla capacità di 17,7 kWh. La ricarica completa, inoltre, avviene in circa 2 ore e mezza utilizzando infrastrutture a 6,8 kW.

L'articolo continua nella prossima scheda