        Ha un nome e una data di presentazione, ormai prossima, perch&eacute; il 27 luglio scopriremo le forme e le soluzioni che daranno vita al crossover elettrico urbano Mini&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato). Non la Countryman, la cui nuova generazione &egrave; a un passo dal debuttare sulla scena, con motori termici e ibridi plug-in. Bens&igrave;, Mini Aceman Concept.&nbsp; Mini crossover elettrico e urbano Show car in questa fase, per rivelare forme e dimensioni di massima, con le quali posizionarsi nel segmento B-suv, prospettiva premium ed elettrica. Dove in passato il crossover sportivo fu Paceman, il futuro elettrico adatta quel nome, diventa Mini Aceman e introduce le prime indicazioni di stile. Sappiamo come avr&agrave; un tre quarti posteriore piuttosto spigoloso nelle forme. Prima introduzione sul concept prodotta ormai diversi mesi fa.  Il design anticipato dai teaser Le ultime anticipazioni mostrano fari posteriori con grafiche dinamiche, a replicare anche il motivo della bandiera inglese. Le forme sono frutto di tagli netti, passaruota squadrati e un frontale digitale. I gruppi ottici e la calandra diventano spazi ulteriori rispetto alle funzioni convenzionali. A colpire, ancora, le geometrie angolate dei proiettori, mentre la calandra segue, come moltissime elettriche, la tendenza di una trasformazione di contenuti fisici - la cornice, la griglia - in altri digitali, retroilluminati. Accanto alla nuova Mini elettrica, primo progetto a essere presentato nella strategia di medio periodo del marchio, accanto alla nuova Countryman, suv pienamente nel segmento C, Mini Aceman concept prefigura un modello atteso sul mercato tra 2024 e 2025.       

Posizionamento al di sotto di nuova Countryman, sceglie un concept Mini per introdurre il terzo modello accanto alla gamma utilitaria e al suv compatto

Mini Aceman Concept, ecco come sarà il crossover elettrico

        Racconta un'idea, al momento. Primi accenni di geometrie di quello che sar&agrave; il crossover urbano, elettrico, Mini. Quando? L'appuntamento sul mercato pu&ograve; collocarsi nel 2024, non prima visti i tempi annunciati per il debutto del concept: a fine luglio si sveler&agrave; e uscir&agrave; dalla penombra del primo teaser. &Egrave; il terzo modello, inedito nella gamma, che il Marchio lancer&agrave; a trazione elettrica. Sapevamo gi&agrave; della nuova Cooper SE 3 porte, pi&ugrave; compatta nelle dimensioni, notevolmente diversa nel design. Sappiamo di come nuova Mini Countryman avr&agrave; dimensioni superiori, pieno segmento C da 4,50 metri e proposta premium. Elettrica anche nuova Mini Countryman Quel che di nuovo rivela Mini&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;&egrave; anzitutto la disponibilit&agrave; di una versione elettrica anche su Countryman, accanto alle motorizzazioni termiche e l'ibrido plug-in. Basta guardare in casa BMW, nuova X1, per capire il rapporto diretto che vi sar&agrave;, per tecnica, con la Countryman 2023. Nasce su un'architettura elettrica dedicata il crossover urbano, posizionamento nel segmento B e forme che appaiono piuttosto spigolose, assai diverse dalle rotondit&agrave; della 3 porte. Strumentazione e infotainment sul display tondo             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Chris (@addliteness)      La grande innovazione, il colpo a effetto, tanto su Cooper SE che sul crossover elettrico, sar&agrave; nella proposta dello schermo rotondo, al centro della plancia, a raggruppare strumentazione e infotainment.&nbsp; Si torna al passato della Mini R56 e R53? A ben vedere sar&agrave; qualcosa ancora di diverso, rimander&agrave; alle Mini storiche, poich&eacute; dalle anticipazioni non dovrebbe esserci alcunch&eacute; dietro al volante. Raggruppare strumentazione e infotainment al centro della plancia, con il primo display touch e in formato di forma rotondo, chiamer&agrave; anche una logica riorganizzazione dei contenuti a schermo, per un'interfaccia uomo-macchina ordinata. Ulteriori contenuti del crossover elettrico suggeriscono interni privi di rivestimenti in pelle, per una scelta di sostenibilit&agrave; ambientale. Minimal l'ambiente, che far&agrave; a meno quasi del tutto di ogni cromatura. Delle forme esterne, il teaser d&agrave; un'indicazione delle forme spigolose adottate sui montanti posteriori e sul tre quarti anteriore. Appuntamento a fine luglio per scoprire il design che porter&agrave; al modello di serie. MINI Recharged by Paul Smith: il classico contemporaneo       

Gli interni del crossover urbano elettrico rispolverano la strumentazione centrale e digitale. Le anticipazioni e le caratteristiche del progetto di segmento B

Nuova Mini crossover, l'elettrica con il display rotondo

        Lo stilista Paul Smith ha presentato la MINI Recharged by Paul Smith, insieme a Oliver Heilmer, Head of Mini Design, nel suo showroom di Milano, in occasione del Fuori Salone del Mobile. La vettura personalizzata &egrave; la conversione della MINI Paul Smith Edition del 1998, &egrave; equipaggiata con un motore elettrico, e rappresenta l&rsquo;esempio concreto di come un classico possa diventare contemporaneo, parlare il linguaggio del futuro, interpretare le necessit&agrave; attuali, avere un contenuto sostenibile.  Tante novit&agrave; audaci e sostenibili Solo un anno fa &egrave; stata presentata la MINI STRIP, sulla quale lo stilista e il team di design del brand hanno agito per sottrazione. La stessa filosofia &egrave; stata seguita anche negli interni dell'auto di nuova concezione. Il pianale nudo e non rivestito salta all&rsquo;occhio all&rsquo;interno, dove sono presenti tappetini rustici in gomma riciclata. &ldquo;&Egrave; importante utilizzare materiali riciclati o che si possano riciclare in futuro&rdquo;, afferma Smith. L&rsquo;utilizzo di materiali innovativi convive con soluzioni audaci, come un magnete per ospitare lo smartphone che sostituisce il classico cruscotto con le sue funzioni. Il volante pu&ograve; essere completamente rimosso per facilitare l'ingresso e l'uscita dall&rsquo;auto, alla domanda sul perch&eacute;, lo stilista inglese risponde con la pi&ugrave; semplice della affermazioni &ldquo;sono un uomo alto!&rdquo;. &ldquo;Nello sviluppo della MINI Recharged by Paul Smith abbiamo condiviso le medesime idee affrontando la stessa sfida con due brand iconici - ha sottolineato Oliver Heilmer -. Lavorando insieme ci &egrave; stato chiaro che il futuro ci avrebbe riservato molte pi&ugrave; cose in comune di quelle che ci aspettavamo&rdquo;. Rivoluzionare l'idea di auto La vettura di nuova concezione si basa sul profondo rispetto del passato che &ldquo;vuol dire innanzitutto comprendere le origini di MINI, assorbire completamente l&rsquo;indole del brand di rivoluzionare l&rsquo;idea di auto. Poi osservare cosa accade intorno, le circostanze. In altre parole, traduciamo, dalla prospettiva attuale cosa ci circonda, ben consapevoli della storia gi&agrave; scritta dal brand&rdquo;, ha affermato il Capo del Design. Sorridendo lo stilista ha annuito e confermato che &ldquo;le caratteristiche di una MINI sono le medesime. Ma il design ci permette di andare oltre, immaginare e realizzare un&rsquo;auto di dimensioni contenute, che rispetta l&rsquo;ambiente, anche grazie al motore elettrico da 72 kW, senza tradire la sua essenza&rdquo;. A rendere onore allo stilista e alla sua passione per il colore, a siglare la sinergia e la sua inconfondibile firma, il blu brillante della scocca. Il nuovo modello unico conserva la stessa tonalit&agrave; del prototipo della MINI Paul Smith Edition del 1998, mentre la scatola della batteria verde lime richiama una palette di colori degli anni '90.       

La vettura personalizzata &egrave; la conversione della MINI Paul Smith Edition del 1998, &egrave; equipaggiata con un motore elettrico, e rappresenta l&rsquo;esempio concreto di come un classico possa diventare contemporaneo

MINI Recharged by Paul Smith: il classico contemporaneo

        Il cambio manuale &egrave; ormai merce rara sulle auto, con la clientela sempre pi&ugrave; orientata alle trasmissioni automatiche e le Case che stanno man mano eliminando i cambi meccanici dai propri listini. Mini, finora, aveva sempre deciso di mantenere i classici cambi manuali nella propria gamma, anche per quanto riguarda i modelli pi&ugrave; performanti. Tuttavia, la Casa inglese ha deciso di fermare la produzione di vetture con cambio manuale, con effetto immediato o quasi. Il motivo? La difficolt&agrave; a reperire le componenti necessarie a realizzare le trasmissioni meccaniche. Mini F56 JCW, cresce fino a 370 cv con Octane Factory  Mini, stop al manuale Mini ha deciso di bloccare la produzione delle proprie vetture dotate di cambio manuale. Una scelta non dettata da ragionamenti commerciali o di marketing, bens&igrave; dall'attuale situazione internazionale. La crisi dei semiconduttori, cos&igrave; come la guerra in Ucraina, hanno reso sempre pi&ugrave; difficile il reperimento di alcune componenti necessarie alla realizzazione delle trasmissioni meccaniche dei modelli Mini. Che cos&igrave; ha deciso di eliminare dalla propria gamma i cambi tradizionali. Finora, la Casa britannica aveva continuato a proporre cambi manuali su tutti i suoi modelli, a eccezione della sola Cooper SE elettrica. Ora chi vorr&agrave; comprare una Mini nuova dovr&agrave; forzatamente sceglierla con la trasmissione automatica, a 7 oppure 8 rapporti a seconda della versione. Questo provvedimento, secondo la Casa, si &egrave; reso necessario per evitare rallentamenti sulla linea di produzione, e garantire ai clienti le auto in tempi relativamente brevi. Al momento Mini non ha capito per quanto perdurer&agrave; questa situazione, e se e quando i cambi manuali verranno reintrodotti in gamma. Mini, cerca quella che fa per te nel listino annunci       

La Casa inglese ha deciso di sospendere la produzione dei cambi meccanici sull'intera gamma a causa della crisi dei componenti

Mini, stop al cambio manuale su tutti i modelli

        Trasuda grinta da tutti i pori la F56 JCW dopo la cura Octane Factory, tuner tedesco iperspecializzato negli allestimenti speciali su base Mini. Il cuore dell'intervento &egrave; incentrato sul motore: l'adozione di un intercooler Wagner, di un catalizzatore sportivo HJS a 200 celle e di una buona dose di chip tuning hanno fatto lievitare la potenza a 370 cv mentre la coppia massima balza a 555 Nm. Mini Remastered Marshall, specialissima a ritmo di musica Mini JCW, sale la performance Potenziato l'assetto grazie al kit Variante 3 di KW, distanziali ruota da 12 mm sia avanti che dietro e cerchi in lega Barracuda 8.5X 19" calzanti pneumatici iperribassati misura 225/35. Adeguato alla nuova potenza anche l'impianto frenante, maggiorato nelle performance e migliorato nel raffreddamento grazie al nuovo apporto di aria fresca. MINI Cooper SE Resolute Edition, esclusivit&agrave; tra passato e futuro       

Cambiano motore, assetto, cerchi e freni sulla piccola sportiva britannica

Mini F56 JCW, cresce fino a 370 cv con Octane Factory

L&#39;abbinamento nero-oro &egrave; iconico soprattutto in due accostamenti: la Lotus di Formula 1, sponsorizzata JPS, e gli amplificatori Marshall. A quest&#39;ultima realt&agrave;, nel 2022 che segna i 60 anni di storia, rende omaggio David Brown Automotive con una Mini Remastered Marshall Edition.  Specialissima in tiratura limitata, 60 esemplari prenotabili sia con guida a destra che a sinistra. Tutti a tema Marshall. Si parte dai colori, la carrozzeria in Marshall Black e finiture in cromo nero, a staccare con gli specchietti e le cornici intorno alle vetrature.  Svetta poi l&#39;oro, applicato ai cerchi da 12 pollici (con logo Marshall), lungo la coachline al tetto e alla base delle portiere.  All&#39;interno c&#39;&egrave; spazio per l&#39;amplificatore Marshall  Ancora, l&#39;anteriore sfoggia tutta la griglia color oro. A bordo &egrave; un ripetersi di accostamenti sui rivestimenti in pelle nera (lavorazioni a mano, come la realizzazione dei badge), proseguendo con l&#39;infotainment e la plancetta in alluminio, fedele replica stilistica del design degli amplificatori dell&#39;azienda di Milton Keynes.  Non poteva mancare un comparto audio di livello, tra casse, tweeter, amplificatore Marshall DSL1 Combo installato nel cofano posteriore. Ha un alloggiamento dedicato, &egrave; estraibile ed &egrave; completato da una cassa bluetooth Emberton a sua volta con alloggiamento specifico.  Invariato il tema tecnico della Mini Remastered, rilettura della Mini d&#39;epoca, con motore da 1,3 litri e cambio manuale 5 marce. L&#39;opera David Brown Automotive che trasforma la Mini degli anni Sessanta in un pezzo da collezionisti e prezzo da supersportiva.&nbsp;   

David Brown celebra i 60 anni dell&#39;azienda specializzata in amplificatori con Mini Remastered a tema: 60 gli esemplari previsti

Mini Remastered Marshall, specialissima a ritmo di musica

Due icone in campi diversi e, di fatto, coeve nell&#39;esordio sula scena. Mini da un lato, data di nascita 1959, Marshall dall&#39;altro, &quot;born in&quot; 1962. Auto e musica, amplificatori, nello specifico. A rendere omaggio all&#39;azienda londinese, a 60 anni dalla nascita, ci pensa David Brown Automotive.  &Egrave; in arrivo una Mini Remastered Marshall Edition in tiratura limitata, soluzione buona a creare un&#39;esclusivit&agrave; ulteriore nel gi&agrave; ricercatissimo mondo della reinterpretazione della Mini d&#39;epoca.    La personalizzazione del design e i colori Marshall  Immancabile un audio di altissima qualit&agrave;, firmato ovviamente Marshall. &Egrave; tutto a tema il progetto Remastered, poich&eacute; riprende i colori celebri degli amplificatori, il nero e oro campeggia all&#39;esterno, sulla griglia a contrasto con la carrozzeria. La modernit&agrave; dei fari a led, l&#39;esclusivit&agrave; della targhetta David Brown.  All&#39;interno, spazio a un volante in pelle nera e cuciture oro a contrasto, come a un infotainment sotto al quale spiccano i comandi in alluminio lavorato, zigrinato, per la climatizzazione e le funzioni secondarie. Con le levette del tutto simili agli switch degli amplificatori Marshall, oltre ad averne colori e finitura dell&#39;alluminio.    Detto dell&#39;alloggiamento previsto per l&#39;amplificatore, all&#39;apparenza estraibile da quel che raccontano i primi teaser, sar&agrave; a inizio aprile che David Brown Automotive riveler&agrave; ulteriori dettagli della Mini Remastered Marshall Edition. 

Per celebrare i 60 anni dell&#39;azienda specializzata nella produzione di amplificatori, David Brown Automotive presenta un&#39;edizione speciale

Mini Remastered Marshall Edition, stile e sound since 1960

        Dissimula, eppure di nuova Mini elettrica sappiamo non sar&agrave; come il muletto rappresentato dal marchio, impegnato nei consueti test a latitudini estreme, tra le nevi della Lapponia. In particolare &egrave; il dettaglio di stile mascherato dalle finte forme dei gruppi ottici posteriori sul quale vale la pena concentrarsi. L&igrave;, la nuova Mini, cambier&agrave; radicalmente spartito. Fari a tutta larghezza, una fascia luminosa che correr&agrave; sopra il portatarga e terminer&agrave; su elementi esteri triangolari. Un volume posteriore dal quale si apprezza anche una maggiore ampiezza dell'apertura di carico, di certo non molto omogenea.&nbsp; Design dalle forme pi&ugrave; aerodinamiche Le caratteristiche dell'elettrica in arrivo si compongono via via, sappiamo come le dimensioni sono destinate a essere un po' pi&ugrave; compatte rispetto alla gamma oggi sulla scena. Sappiamo come una Mini turbo benzina continuer&agrave; a esserci, perch&eacute; &egrave; impensabile un addio alla tradizione Cooper e Cooper S gi&agrave; dal 2023. Le novit&agrave; aerodinamiche della Cooper SE sono insieme funzione e stile, come si intuisce dalle forme degli specchietti. Molto meno tondeggianti e voluminosi, ecco linee pi&ugrave; nette e favorevoli a ridurre il drag, un volume inferiore. L'impressione, solida, data dal muletto di sviluppo &egrave; di un parabrezza anche piuttosto inclinato verso il posteriore. Meno verticale, pi&ugrave; aerodinamico. La soluzione tre porte anticipa maniglie a filo con la carrozzeria, un tetto di fatto esteso fino a raggruppare lo spoiler. Sono forme meglio integrate, quasi geometrie da tavola da surf, ottimizzate in chiave aerodinamica. Del frontale va detto come i fari dalle forme tonde sono parecchio ampi e la calandra anticipa forme apparentemente esagonali, molto ampie, con la sola griglia inferiore davvero operativa. Serve ad alimentare le masse radianti dedicate alla gestione termica della batteria, che ci aspettiamo sia installata sotto al fondo ma di gran lunga meglio ottimizzata rispetto a Cooper SE oggi sul mercato.&nbsp;Ancora design per dire dei passaruota bombati, soprattutto i posteriori sporgono dalla sezione posteriore della Mini. Interni di nuova Mini, display tondo al centro A bordo, invece, sar&agrave; rivoluzione. Si va verso il tutto digitale, su schermi privi di cornici, evidentemente schermi antiriflesso. Non &egrave; una novit&agrave; la strumentazione di questo tipo, introdotta da Mini GP3, lo sar&agrave; l'infotainment su un pannello rotondo e con l'interrogativo di un formato di forma rettangolare o effettivamente un'inedita soluzione tutto schermo e rotonda. Di certo sar&agrave; il punto focale dell'abitacolo. Queste le anticipazioni sulla Mini elettrica, in attesa che i prossimi mesi raccontino altro del suv Countryman, terza generazione con motori ibridi plug-in ed elettrico; seguir&agrave; l'offerta di BMW X1 e iX1, di fatto, condividendone la tecnica. Poi, uno sguardo su un concept, che sar&agrave; del futuro modello di serie, il suv urbano, pi&ugrave; piccolo di Countryman, per una Mini B-suv da 4,20 metri o poco pi&ugrave;.        

Mini Cooper SE verr&agrave; presentata nel corso del 2022, ha un design parecchio diverso e sar&agrave; seguita dalla Countryman di terza generazione e dal B-suv&nbsp;

Nuova Mini elettrica rivela tutte le novità di stile e sono molte

        Da un team di sole donne, un omaggio, nel giorno della Festa della Donna, a chi per prima port&ograve; Mini al successo internazionale. Mini Pat Moss Edition &egrave; un'edizione celebrativa, anche. L'uscita sul mercato &egrave; prevista nel corso della seconda met&agrave; di quest'anno. Si rif&agrave; alla vittoria ottenuta da Pat Moss e dalla navigatrice Ann Wisdom nel 1962, al volante della Mini, nell'International Tulip Rally. Fu il primo successo internazionale per la Cooper del tempo. Oggi, un abbinamento di colori esclusivo &egrave; portato sulla carrozzeria della Mini John Cooper Works e della Mini Cooper S 5 porte (scopri la nuova Mini elettrica come sar&agrave;). Il tocco della squadra tutta femminile di Mini &egrave; nella responsabile del marchio, Stefanie Wurst, in quello della responsabile comunicazioni Jennifer Treiber-Ruckenbrod, in Morgane Bavagnoli, responsabile Mini designer, la product manager Verena Markart e Lina Fischer, marketing editoriale del marchio. Design, i dettagli esclusivi Non &egrave; casuale la scelta di presentare Mini Pat Moss l'8 marzo. L'edizione speciale si distingue per il tetto Multitone, gradazione sfumata al rosso al nero completata dalla banda sul cofano motore, trasversale, oltre alle specificit&agrave; delle scuffles laterali: bianco-rosse e con alcune informazioni utili, nozioni sul Tulip Rally che fu nel 1962.&nbsp; Altri particolari in vista, dedicati, sono la scritta Pat Moss sotto il faro anteriore destro e la ricorrenza della grafica del tulipano in pi&ugrave; punti della Mini Pat Moss.       

Rende omaggio all'equipaggio che port&ograve; Mini al primo successo internazionale nel '62. John Cooper Works e Cooper S personalizzate da un team di donne in casa Mini

Mini Pat Moss, edizione speciale firmata dalle donne

Si distingue da operazioni simili, oramai diffuse in gran numero, perch&eacute; &egrave; una conversione effettuata in fabbrica. A Oxford &egrave; al lavoro una squadra di specialisti dedicata, con l&#39;incarico di seguire i progetti Mini Recharged. L&#39;idea &egrave; semplice: porti la tua Mini d&#39;epoca, con le varie declinazioni di motore benzina, loro estraggono il vecchio cuore, lo conservano per un&#39;eventuale, futura, conversione ulteriore e installano un motore elettrico.  Cos&igrave;, la Mini classica diventa elettrica. Tutto nasce nel 2018, da un concept presentato al Salone di New York, Mini elettrica ante litteram, prima ancora che fosse la moderna Cooper SE a debuttare sulla scena.    Cavalli verdi e vivaci  Ora che quella Mini elettrica &egrave; al passo di una seconda generazione, diversissima nel design, pi&ugrave; compatta nelle dimensioni e, sicuramente, meno legata all&#39;iconico passato, torna in auge la storia degli anni Sessanta e seguenti.  Sotto al cofano anteriore finisce un motore elettrico da 88 cavalli di potenza continua, alimentato da una batteria che, sebbene non sia stata dettagliata nella potenza massima, &egrave; in grado di assicurare 160 di autonomia e una ricarica da postazioni a corrente alternata a 6,6 kW.  Le prestazioni sono vivaci, questo dice il dato dei 9 secondi necessari per accelerare da 0 a 100 km/h.&nbsp;  Oltre alla conservazione di tutti gli organi meccanici legati alla parte termica, il programma Mini Recharged installa una strumentazione ad hoc per monitorare il sistema elettrico, in aggiunta a un numero di serie specifico. Il programma &egrave; curato esclusivamente presso gli spazi approntati a Oxford.&nbsp; 

Il programma prevede un&#39;operazione di conversione in fabbrica, una modifica reversibile. Il motore elettrico anteriore ha 88 cavalli e l&#39;autonomia &egrave; di 160 km

Mini Recharged, le classiche trasformate in elettriche

        &Egrave; il futuro, bellezza. E di certo si tratta di un futuro che non potrebbe essere pi&ugrave; diverso dal recente passato, quello di nuova MINI elettrica. C'&egrave; una generazione in arrivo all'orizzonte, che verr&agrave; presentata nel 2022 e i cui muletti sono apparsi gi&agrave; su strada. Ecco, l'anticipazione che arriva dalla Cina &egrave; enorme. Perch&eacute; rivela la nuova MINI 2022 senza alcuna mascheratura e d&agrave; modo di scoprire quanto diversa si presenter&agrave; sul mercato. Pi&ugrave; piccola e tanto diversa I puristi del modello-go kart avranno da ridire sul design esterno, sebbene si vada nella direzione di dimensioni che saranno inferiori rispetto alla gamma Mini oggi sul mercato. Cambia notevolmente, al punto da scrivere un posteriore diversissimo. Addio ai fari a sviluppo verticale, si va nella direzione di luci triangolari, molto futuristiche e raccordate da una fascia lucida a tutta larghezza. In compenso l'apertura del portellone sembra essere pi&ugrave; ampia, anche se non &egrave; esattamente il motivo principale di scelta di una Mini.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da ????? ???? (@wilcoblok)      Frontale a tutto tondo I passaruota hanno uno sviluppo sportivo, avvolgenti e ampi rispetto alla cellula abitacolo, che d&agrave; l'idea di rastremarsi in coda. I frontale &egrave; un po' un'evoluzione del design della gamma restyling attualmente su strada. Fari abbondanti nelle forme tonde, una fascia paraurti incorniciata da una "calandra" che offre pochissimo al raffreddamento, com'&egrave; logico avvenga su un'elettrica. Detto di specchietti pi&ugrave; spigolosi, un gran vantaggio per l'aerodinamica rispetto alla forme perfettamente tonde, all'interno il passo verso il futuro &egrave; ancora pi&ugrave; chiaro. Interni tra passato e hi-tech Probabilmente &egrave; l'evoluzione pi&ugrave; convincente, quella scritta a bordo. La scena &egrave; rubata dall'elemento centrale. In passato fu tachimetro, lo &egrave; stato anche per le prime due generazioni della Mini "moderna" R53 e R56 (guarda il tuning con V8 BMW), dove la serie F56 ha introdotto un infotainment, spostando la strumentazione dietro il volante. Su nuova Mini sar&agrave; un display senza bordi a occupare il centro della plancia, in una soluzione che riprende la strumentazione digitale frameless introdotta proprio dall'attuale Mini Cooper SE e successivamente da MINI GP 3.&nbsp; In plancia, dietro al volante, non sembra esserci alcunch&eacute; se non l'head up display, dettaglio che rafforza l'idea di una strumentazione e infotainment raggruppati sullo schermo centrale.&nbsp;       

Sfuggono in Cina le prime immagini di nuova Mini 2022, i muletti senza pi&ugrave; mascherature rivelano quanto diverso sia il design rispetto al modello che andr&agrave; a sostituire. Torna la strumentazione centrale, &egrave; uno schermo senza cornice

Nuova Mini 2022, le prime immagini dell'elettrica

Festive MINI electric, ecco l&rsquo;auto del buon Natale d&rsquo;Oltremanica.  La divisione inglese del Marchio ha deciso di decorare, con l&rsquo;obiettivo di raccogliere fondi per la associazioni benefiche MS Trust, Duchenne UK e Alzheimer&#39;s Society, una Cooper SE.  C&#39;&egrave; lo zampino italiano  Una specie di albero di Natale viaggiante, coloratissimo da 2.000 luci a Led, ideato dall&rsquo;inglese Nicholas Martin grazie alla fornitura di Lights e di Twinkly, azienda italiana, con sede a Milano, specialista nei sistemi di illuminazione avanzati e addobbi luminosi.    Sul sito dedicato &egrave; disponibile il calendario del tour della Festive MINI electric, che riprende l&rsquo;iniziativa benefica dopo le edizioni del 2019 e del 2020, nonostante la pandemia, sempre realizzate da Martin, che l&rsquo;anno scorso ha raccolto 5.000 sterline.  La coloratissima MINI Cooper SE ha un&rsquo;autonomia fino a 270 km&nbsp;nel ciclo WLTP con la sua batteria 32,6 kWh. Porter&agrave; Martin in giro per il Regno Unito.  Leggi anche: Nuova MINI 2023, prima visione sulla prossima generazione benzina ed EV&nbsp;   

Realizzato per beneficienza in Gran Bretagna: l&#39;illuminazione &egrave; di una azienda italiana

Festive MINI electric, albero di natale viaggiante da 2.000 led

        La purezza della MINI r53 e, in parte, della r56 (con l'unit&agrave; N18), restano ovviamente un ricordo. &Egrave; tutta un'altra Mini quella che annuncia la presentazione della prossima generazione della 3 porte. Appuntamento al 2023, per scoprire nuova MINI Cooper nelle sue interpretazioni classiche. Tali perch&eacute; 3 porte, Cooper S, John Cooper Works, successivamente ancora Cabriolet. Sar&agrave; ancora un progetto con motori turbo benzina e diesel, affiancati dalla seconda generazione di Mini elettrica. Architettura invariata Tutte nasceranno su architettura FAAR, come anche il successore del suv Countryman, a sua volta con motori termici e ibridi plug-in. Si diceva di una purezza del concetto Mini oramai appannaggio della prima e (parzialmente) della seconda generazione. All'attuale Mini si &egrave; contestato l'incremento eccessivo delle dimensioni, del peso ancora di pi&ugrave;, pur riconoscedole prestazioni velocistiche superiori (leggi le novit&agrave; del restyling John Cooper Works). Di certo &egrave; un modello pienamente premium, "di lusso" nel segmento d'appartenenza per materiali e interni. S'&egrave; dispersa quell'essenzialit&agrave; del ritorno sulla scena.  Dimensioni riviste al ribasso La nuova Mini 2023 avr&agrave; dimensioni leggermente inferiori, il dato &egrave; anticipato da un tre quarti posteriore visivamente molto pi&ugrave; compatto se paragonato alla serie f56. Resta da verificare meglio se anche lo sbalzo anteriore avr&agrave; beneficiato di una riduzione. Poi, quanto sapr&agrave; alleggerirsi rispetto al modello sul mercato? L'impronta di stile dei primi muletti camuffati introduce fari davvero molto grandi sul frontale, dove gli specchietti sono naturalmente provvisori.&nbsp; LEGGI ANCHE - A ottobre crolla il mercato dell'auto Un completo reset &egrave; atteso nel disegno degli interni, dove si intravede un elemento a sbalzo al centro della plancia. Mini ha anticipato una elevatissima possibilit&agrave; di personalizzazione, al pari di una tela da "disegnare" a proprio piacimento.  Oltre Countryman un suv da citt&agrave; Quel che sappiamo della prossima generazione della famiglia Mini 2023-2024 &egrave; l'arrivo di un secondo crossover urbano, un segmento B pi&ugrave; compatto della nuova Countryman; sar&agrave; un modello prodotto in Cina dalla joint venture con Great Wall, mentre Mini 3 porte e Countryman saranno prodotte in Gran Bretagna. Nel 2025, poi, verr&agrave; presentato l'ultimo modello del marchio con un motore termico, dopodich&eacute; il rinnovamento generazionale porter&agrave; a un marchio esclusivamente elettrico dal 2030. Quanto alla tipologia motorizzazione sui volumi venduti, gi&agrave; nel 2027 Mini punta a realizzare il 50% delle vendite con modelli elettrici.       

Pi&ugrave; compatta rispetto alla F56, ancora con motori benzina e diesel, diversissima all'interno. Cos&igrave; Mini Cooper introduce il futuro in arrivo tra pochi anni, seguito da un crossover urbano pi&ugrave; piccolo della Countryman

Nuova MINI 2023, prima visione sulla prossima generazione benzina ed EV

        Rockingham in onore del Rockingham Motor Speedway, dove le MINI hanno gareggiato tante volte; GT per rimandare alle MINI sportive che uscivano sul mercato negli anni '70; base, la John Cooper Works Clubman, ma con connotati pensati per la pista: &egrave; nuova MINI Rockingham GT Edition, 50 esemplari costruiti dal marchio britannico per celebrare l'eredit&agrave; di MINI nel mondo delle competizioni.  WAGON DA 306 CV CON CAMBIO STEPTRONIC Sostanzialmente, una wagon super sportiva. Rispetto alla JCW Clubman di serie, l'assetto &egrave; ribassato di 10 mm, anche con sospensioni adattive. A spingerla, il motore quattro cilindri 2 litri TwinPower Turbo da 306 cv di potenza e 450 Nm di coppia. La vettura accelera da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi, con velocit&agrave; massima autolimitata elettronicamente a 250 km/h. Il cambio &egrave; uno Steptronic Sport a 8 rapporti con launch control, che assicura un'accelerazione perfetta da fermi. La trasmissione presenta una maggiore inclinazione dell'asse di sterzo: ci&ograve; implica che durante la guida con le marce pi&ugrave; alte i regimi del motore sono inferiori, quindi si consuma meno carburante. La trazione &egrave; l'integrale ALL4. Mini Big Love Days 2021, successo per l'evento emiliano STILE E COLORI La MINI Rockingham GT Edition &egrave; disponibile nei colori White Silver, Chili Red, Midnight Black e Moonwalk Grey. Tutte le verniciature sono combinate con il tetto, le calotte degli specchietti retrovisori esterni, le maniglie delle porte e il contorno dei fari e delle luci posteriori in nero. Spicca il design dedicato per i Side Scuttles laterali, le stripes nere sulle fiancate della vettura e sul cofano con una linea a contrasto rossa e il logo GT, presente anche sul cruscotto. In dotazione i cerchi John Cooper Works in lega da 18" con design Black Grip Spoke runflat e fari full LED adattivi.        

La vettura &egrave; realizzata in soli 50 esemplari che omaggiano l'eredit&agrave; del marchio britannico nelle competizioni. Il suo 4 cilindri eroga 306 cv ed &egrave; abbinato a un cambio a 8 rapporti

MINI Rockingham GT Edition, la Clubman che celebra le corse

Mini Anniversary Edition omaggia sei decadi di, scusate il gioco di parole,&nbsp;cooperazione, tra il Marchio, John Cooper e la sua famiglia.  Le Mini pi&ugrave; sportive hanno iniziato e proseguito la loro epopea grazie a questa collaborazione. La Anniversary Edition &egrave; una serie speciale di 740 esemplari, tributo al 74, primo numero di gara della Mini Cooper. Dopo sessanta anni la edizione sar&agrave; dedicata solo alle versioni a tre porte di Cooper, Cooper S e John Cooper Works. Come il modello d&#39;esorrdio del 1961.    Non &egrave; ancora noto quante di queste arriveranno in Italia. Si caratterizzano per la livrea esterna British Racing Green (o Rebel Green e Midnight Black), a contrasto il con bianco di stripes, tetto, retrovisori e cornici dei fari. Presenti i cerchi da 18 pollici bicolori.&nbsp;    Vintage in molti dettagli  Le grafiche, interne ed esterne, richiamano quelle degli anni Sessanta, il pacchetto John Cooper Works Trim, di serie, esalta il contesto. Gli interni presentano sedili sportivi in pelle e microfibra Dinamica. Poi ovviamente la targhetta, con le scritte &quot;...&nbsp;of 740&quot; e &quot;60 years of Mini Cooper - The unexpected underdog&quot;. &nbsp;Impossibile confondersi.  Leggi anche: MINI Cooper S R56, Powerflex la aggiorna con il motore BMW S65 da 414 cv&nbsp; 

Serie limitata di 740 esemplari, disponibile nelle versioni Cooper, Cooper S e John Cooper Works, che celebra la storica collaborazione

Mini Anniversary Edition omaggia i 60 anni con Cooper

        Le opere di David Brown Automotive non sono mai semplici MINI. Dalla purezza del modello delle origini si vira su una personalizzazione ricca, una produzione a mano e, in casi come MINI Remastered Oselli Edition, un'elaborazione del motore Serie A profonda.  I numeri del motore C'&egrave; un millequattroecinquanta sotto il cofano anteriore, lavorato nella testata con condotti d'aspirazione a portale (migliora, aumentandola, la pressione dei flussi d'aria in camera di combustione), con un albero motore rinforzato e un albero a camme dai profili per generare un'elevata coppia motrice. In pi&ugrave;, alimentazione a doppio carburatore SU e scarico libero. Il risultato &egrave; in una potenza di 125 cavalli a 6.500 giri/min, ben il 70% di incremento. Stile&nbsp; Ma i paragoni con la "normale" MINI degli anni Sessanta &egrave; fuoriluogo, giacch&eacute; la Oselli Edition rappresenta un progetto fatto su misura, in 60 esemplari appena, costruiti su ordinazione. La livrea della carrozzeria&nbsp; &egrave; anch'essa dipinta a mano, su un corpo vettura personalizzato nelle applicazioni color nero lucido, nei cerchi maggiorati da 13 pollici. Alla configurazione di interni 4 posti &egrave; possibile optare per uno spazio 2 posti e gabbia di sicurezza, mentre i rivestimenti pregiati spaziano dalla pelle all'Alcantara.&nbsp; Assetto Ancora tecnica per dire dell'impianto frenante AP Racing, del differenziale a slittamento limitato disponibile in allestimento pista, con sedili a guscio Recaro, gabbia di sicurezza (con rivestimento in pelle, su richiesta), cinture a pi&ugrave; punti di ancoraggio e sospensioni evolute rispetto alla specifica Bilstein standard. Prestazioni Della modernit&agrave;, MINI Remastered Oselli Edition ha i gruppi ottici full led davanti e dietro. Curiosi di sapere "quanto va" quest'elaborazione? In accelerazione dichiara un tempo che pu&ograve; guardare da vicino diverse piccole utilitarie hot-hatch, visti i 7"8 sullo 0-100 km/h, con trasmissione manuale 5 marce, l'unica disponibile diversamente dalla soluzione con l'automatico 4 marce abbinato al motore 1.380 cc.&nbsp;       

La nuova Oselli Edition beneficia dell'elaborazione del motorista inglese, con interventi profondi sul propulsore 1.450 cc. Stile esaltante per dettagli e finiture, tra passato e presente

MINI Remastered Oselli Edition, l'ultima nata di David Brown Automotive

        Sfumature, che uniformano l'estetica di MINI John Cooper Works 2021 al restyling gi&agrave; presentato sulle varianti meno spinte. La JCW conferma il corredo tecnico con il motore 2 litri turbo benzina, il cambio manuale 6 marce o automatico Steptronic 8 marce, le prestazioni elevate riassunte dal 6"1 sullo 0-100 km/h.&nbsp; Design Gli aficionados troveranno differenze perlopi&ugrave; stilistiche, che interessano il frontale, dal disegno della calandra - molto pi&ugrave; ampia e allungata in basso - alla fascia paraurti. Se l'anteriore sfoggia aperture ai lati dell'intercooler e applicazioni all'esterno per ottimizzare i flussi d'aria, al posteriore gli scarichi sono incorniciati da un diverso disegno dell'elemento che replica un diffusore. Con il pack JCW la carrozzeria - con tinte esclusive - &egrave; impreziosita dalle applicazioni in nero lucido, che si ripete sui cerchi in lega: da 17 pollici, di serie, dove la misura 18" &egrave; un optional. Sospensioni adattive&nbsp; Un buon motivo per optare per il pack JCW &egrave; l'offerta, integrata, di sedili sportivi e delle sospensioni adattive. Si tratta di un altro ambito di intervento nel restyling 2021 di MINI John Cooper Works. L'adeguamento della rigidit&agrave; degli ammortizzatori &egrave; attuato tra il mezzo decimo e il decimo di secondo, variando l'afflusso dell'olio all'interno dello stelo. Infotainment, nuovo il sistema operativo Altre rivisitazioni alla classica formula JCW arrivano all'interno, dove l'infotainment da 8,8 pollici "gira" su un nuovo sistema operativo e d&agrave; la possibilit&agrave; di personalizzare la pagina principale con i Live Widget, nonch&eacute; la colorazione tra una modalit&agrave; Lounge e una Sport: tinte di blu per la grafica della prima, rosso e antracite la seconda. Anche la strumentazione digitale (optional), &egrave; interessata dal duplice motivo grafico. Sfoglia il listino MINI: tutti i modelli sul mercato All'elenco (lunghissimo) di optional e possibilit&agrave; di personalizzazione, MINI John Cooper Works 2021 introduce il volante riscaldabile, mentre i sensori di parcheggio posteriori Park Distance Control diventano di serie. Arricchito il pacchetto di Adas, con l'avviso del superamento di corsia abbinato al pack Assistente di guida, con cruise control adattivo e funzione stop&amp;go.       

Le novit&agrave; sulla JCW da 231 cavalli interessano prevalentemente l'aspetto esteriore. Non mancano i miglioramenti su infotainment, dotazione di serie e optional. MINI John Cooper Works aggiorna anche le sospensioni adattive

MINI John Cooper Works 2021, look restyling per la più sportiva

        Sul finire dello scorso anno rivelava la fase di sviluppo di un progetto Mini John Cooper Works elettrica impegnato al Nurburgring, su scocca GP3. Adesso, quell'idea torna a far capolino su Twitter e racconta in modo molto pi&ugrave; chiaro quale sar&agrave; il perimetro nel quale agir&agrave;.  Mini futuro solo elettrico Il marchio diverr&agrave; esclusivamente elettrico dal 2030, prima di allora introdurr&agrave; una Countryman elettrica nel 2023 e la nuova generazione della Mini Cooper. Quest'ultima &egrave; gi&agrave; apparsa su strada, nei test di sviluppo canonici per tutti i muletti. Ha rivelato un parabrezza pi&ugrave; inclinato - a vantaggio dell'aerodinamica - dimensioni leggermente ridotte, specialmente lo sbalzo anteriore. MINI Cooper restyling 2021, ecco come &egrave; fatta Safety Car elettrica? Ecco, in questo scenario di prodotto destinato alla commercializzazione nei prossimi anni, Mini John Cooper Works elettrica guarda alla pista. Su Twitter si mostra come una safety car, inequivocabile per le luci sul tetto. Non &egrave; l'unico particolare inedito rispetto al muletto presentato lo scorso dicembre, vista la presenza della terza luce di stop applicata sul diffusore, anch'esso piuttosto elaborato. L'interrogativo, quindi, &egrave; naturale: in quale categoria delle competizioni verr&agrave; impiegata? BMW &egrave; attualmente fornitore della Safety Car in Formula E (nonch&eacute; in MotoGP), dove il marchio uscir&agrave; a fine anno. Pu&ograve; essere questa Mini John Cooper Works un modello che vedremo nella serie elettrica? Andr&agrave; a essere impiegata nella serie monomarca Mini?&nbsp;O ci sar&agrave; un collegamento con l'impegno del Gruppo BMW proprio in MotoGP? Non resta che attendere e scoprire gli sviluppi legati all'interpretazione John Cooper Works elettrica.       

Mini torna ad anticipare il progetto John Cooper Works elettrico, dopo i test dei muletti in pista. Sar&agrave; impiegata nelle vesti di Safety Car in una serie motoristica?

Mini John Cooper Works elettrica riappare Safety Car

        Nuovi allestimenti in vista per Mini, che viene introdotta sul mercato con vesti ancora una volta rinnovate nelle versione 3 Porte, 5 Porte e Cabrio. Il tutto, secondo la Casa, &egrave; stato fatto appositamente per semplificare l&rsquo;offerta lato optional e personalizzazione. Mini, ecco il restyling 2021 Nuovo design, dunque, ma anche nuove implementazioni sotto il punto di vista del comfort, dell'assistenza alla guida e nei pacchetti di equipaggiamento, che ora possono essere selezionati in base allo stile personale del cliente. TRE VERSIONI: ESSENTIAL, CLASSIC E YOURS Tre saranno le versioni messe sul piatto da MINI: Essential, Classic e Yours. La prima rappresenta la configurazione standard della vettura, su cui le possibilit&agrave; di personalizzazione e configurazione rimangono limitate all&rsquo;equipaggiamento di serie. La seconda, versione Classic, conta su una svariata scelte di colori, cerchi, superfici interne, sedili e offre all&rsquo;interno del proprio contenuto un insieme di optional per rendere la vettura ancora pi&ugrave; equipaggiata. La terza, invece, la versione Yours, potr&agrave; contare su una vasta scelta di opzioni particolarmente eleganti, con i loghi dedicati, cerchi in lega leggera da 17 o 18 pollici &ndash; in diversi design esclusivi, come British Spoke e Roulette Spoke -, volante in nappa con logo, rivestimento del tetto in antracite e superficie interna nella nuova versione Aluminium. Inoltre, per chi cerca qualcosa di ancora pi&ugrave; sportivo ed esclusivo potr&agrave; optare per l&rsquo;allestimento John Cooper Works, che &egrave; disponibile per tutte le versioni di modello ad eccezione della MINI One 55kW e della Cooper SE. CAMDEN EDITION: MINI ANCORA PI&Ugrave; TRENDY C'&egrave; tuttavia anche un altro nuovo allestimento. Per MINI 3 Porte e 5 Porte arriva la Camden Edition, una versione inedita che prende il nome dal noto quartiere londinese di Camden Town, ritrovo di turisti, giovani e pieno di arte, musica e locali. La MINI Camden Edition ricorda il quartiere in alcuni dettagli estetici, trendy proprio come quella zona di Londra, e una serie di accorgimenti di stile che rimandano alle onde musicali. Il logo Camden Edition &egrave; posizionato in prossimit&agrave; del Side Scuttle, sul battitacco e sulla plancia anteriore destra. Camden Edition include di serie i cerchi in lega Victory Spoke Black da 16", i sensori di parcheggio posteriori, bracciolo anteriore, Cruise Control, il sistema MINI Connected Navigation e la personalizzazione Camden Edition. L'allestimento &egrave; disponibile nelle motorizzazioni One (da 75 kW) e Cooper, con prezzo di listino a partire da 22.400 euro per la MINI One 3 porte. MINI, personalit&agrave; indiscussa        

Essential, Classic e Yours arricchiscono la gamma della nuova versione della 3 Porte, 5 Porte e Cabrio. Ma c'&egrave; anche una nuova variante pi&ugrave; trendy

MINI Camden Edition, ecco i nuovi allestimenti

Non &egrave; facile la missione di Oliver Heilmer: questo designer di 46 anni ogni anno deve far rinascere un mito, quello creato nel 1959 da Sir Alec Issigonis, l&#39;uomo che invent&ograve; la MINI. L&#39;auto che ha rivoluzionato la mobilit&agrave; urbana e non solo.    LO STILE MINI  Questa eredit&agrave; &egrave; uno stimolo o un vincolo?  &quot;Direi tutte e due le cose. Da un lato l&#39;eredit&agrave; di Issigonis &egrave; una componente essenziale del nostro lavoro, anche ora che siamo alla quarta generazione della MINI Hatch: non solo le forme, ma soprattutto lo spirito. Vogliamo creare qualcosa che nessuno si aspetta, ma allo stesso tempo la MINI Hatch &egrave; un&#39;icona che fa parte della storia del brand MINI. Per noi &egrave; stimolante stabilire a quale dei due aspetti ci ispiriamo. Abbiamo sempre come riferimento la MINI del 1959 ma, se guardi al brand, ora c&#39;&egrave; una famiglia e non un solo modello. Abbiamo molte pi&ugrave; aree da esplorare, ma sempre legate allo spirito di Issigonis&quot;.  Quali caratteristiche deve avere un&#39;auto per essere sempre una MINI, ed essere riconoscibile anche da lontano?  &quot;Quando cominciamo un nuovo progetto, pensiamo alla identit&agrave; che vogliamo raggiungere: per noi ogni MINI, che sia Countryman o Clubman, non deve essere un clone della Hatch, ma deve avere una personalit&agrave; tutta sua. Nei primi schizzi del nuovo modello, non pensiamo agli elementi iconici. &Egrave; facile trovare ipotesi senza i fari frontali tondi, un must della MINI, ma andando avanti nella progettazione, vengono fuori gli elementi che ti fanno dire: &#39;Questa &egrave; una MINI&#39;. Pensate alle luci posteriori della Mini diventate un&#39;icona senza che ce lo aspettassimo: &egrave; bastato disegnare alcune semplici linee che, in una forma semi ovale, riproducevano la bandiera inglese. Siamo molto aperti alla ricerca di elementi iconici, a cui si arriva dopo un lungo confronto con la Casa. Serve l&#39;identit&agrave; del modello, capire quanto vogliamo proiettarci nel futuro, ma alla fine c&#39;&egrave; sempre la stessa domanda: &#39;Questa &egrave; una MINI o no?&#39;&quot;.  Mini, ecco il restlyling 2021  Colori e linee morbide sono tipici delle societ&agrave; floride, in questo momento di crisi la MINI continua a proporli?  &quot;Parliamo di geometria e linguaggio delle forme. Non &egrave; solo economia, oggi c&#39;&egrave; l&#39;influenza della comunicazione. Ognuno di noi oggi ha due o tre device, che incidono sulla nostra vita e anche nel linguaggio delle forme, penso che dovremmo porre dei limiti. Mi piace usare le forme per rilassare le persone, credo nella filosofia del less is more, pi&ugrave; semplice vale di pi&ugrave;. E il colore, di esterni e interni, fa parte del DNA della MINI. Sono certo che una geometria pi&ugrave; sobria accolga meglio nuovi colori&quot;.  LA MINI E LE NUOVE TECNOLOGIE  Quanto influisce, nel design degli interni di un&#39;auto, la presenza sempre pi&ugrave; massiccia di nuove tecnologie?  &quot;Le nuove tecnologie come voice control, touch control, gesture control hanno un&#39;influenza positiva: possiamo ridurre leve e bottoni, e semplificare l&#39;interazione tra guidatore e auto. Sulla MINI non abbiamo il gesture control, perch&eacute; pensiamo che chi ama il brand voglia avere ancora delle sensazioni tattili, spingere un bottone e vedere cosa succede, ne bastano pochi e soddisfi un&#39;esigenza&quot;.  Le auto a guida autonoma aprono praterie per i designer, sono un foglio bianco sul nuovo mondo?  &quot;S&igrave; e no, dipende da dove partiamo. Se parliamo della MINI Vision Urbanaut, &egrave; un&#39;auto che puoi guidare tu, ma che pu&ograve; anche viaggiare in autonomia: ha sempre un sedile del guidatore, un volante e dei pedali. Ma, se parliamo di un&#39;auto solo autonoma, credo sarebbe noiosa, anche nelle forme. Preferisco una combinazione tra le due scelte&quot;.  La sua Urbanaut sembra molto diversa dalla MINI. Si arriver&agrave; a una MINI con quelle caratteristiche?  &quot;Da designer, confesso che mi piacerebbe averne una gi&agrave; pronta per l&#39;anno prossimo, ma la Urbanaut per noi &egrave; una vision del futuro, diciamo del 2030, in cui non dovrebbero esserci pi&ugrave; auto a motore termico. Potrebbe cambiare lo scopo dell&#39;automobile: non servir&agrave; pi&ugrave; solo per muoversi da A a B, ma anche a provare esperienze diverse, nello spirito di MINI di condividere con altri il piacere dell&#39;auto. E allora torniamo all&#39;eredit&agrave; del brand, nato in un&#39;epoca in cui la societ&agrave; &egrave; stata rivoluzionata non solo nella mobilit&agrave;&quot;.  Il Clever Use of Space, l&#39;uso intelligente dello spazio, da sempre nel DNA MINI, diventa Creative Use of Space.  &quot;Ci siamo chiesti: &#39;Come voglio condividere con gli amici il piacere della mia auto?&quot;. Per esempio, stare in un parco con porte e tetto aperti, immersi nell&#39;ambiente, come la vostra bella usanza degli aperitivi nei bar all&#39;aperto&quot;.  &Egrave; utile per il suo lavoro aver guidato Designwork negli Stati Uniti, la societ&agrave; di BMW che sviluppa progetti di design anche per settori diversi dall&#39;automotive?  &quot;Per me &egrave; stato molto importante occuparmi di altri settori, dal design degli interni di aerei privati alla forma di nuovi mouse per i computer, mi ha dato grande apertura mentale. Mi aiuta a valutare pi&ugrave; opzioni, e a stimolare la mia curiosit&agrave; su ci&ograve; che accade attorno alla mobilit&agrave;&quot;.  FUTURO A ZERO EMISSIONI: IN CHE DIREZIONE PROCEDE MINI  Per lei il futuro della motorizzazione della MINI &egrave; puro elettrico, giusto?  &quot;Prima o poi sar&agrave; cos&igrave;, perch&eacute; il motore elettrico &egrave; il pi&ugrave; efficiente per la MINI, piccola e leggera. Ho guidato la MINI elettrica, ideale per agilit&agrave; e comfort. Il range di autonomia preoccupa fino a quando non capisci come usarla&quot;.  MINI John Cooper Works, elettrica all&#39;orizzonte  Pensa che si vada verso una globalizzazione dell&#39;auto?  &quot;Quando sviluppiamo una nuova MINI, che deve girare in tutto il mondo, dobbiamo soddisfare le normative di tutte le nazioni. Un problema per tutte le Case, ma noi raccogliamo la sfida, perch&eacute; vogliamo che quando passa una nostra auto la gente sappia che quella &egrave; una MINI&quot;.  Certo che, vista la forte personalit&agrave; della MINI, in questo caso per voi &egrave; pi&ugrave; facile che per altri&hellip;  &quot;S&igrave;, in effetti per noi &egrave; pi&ugrave; facile&quot;.   

Intervista a Oliver Heilmer, a capo del centro design di MINI dopo vent&#39;anni di esperienze nel Gruppo BMW. &quot;Per noi una MINI deve avere un&#39;identit&agrave; tutta sua. Il futuro? La concept car Vision Urbanaut: vorrei poterla gi&agrave; guidare&quot;