Alfa Romeo tiene sempre alta l’attenzione, di appassionati e non, sul suo futuro, in attesa dei piani ufficiali per la produzione dei prossimi anni. Come noto l’obiettivo dichiarato è il mercato
premium delle
berline,
medie e grandi e dei
SUV con particolare attenzione alla clientela americana.
Ma per arrivare alle vendite di
300.000 o addirittura 500.000 unità l’anno (adesso sono
74.000) servirà una diffusione
mondiale. Se arriveranno le macchina, in quali
concessionari, a livello globale, saranno esposte?
Lo stesso discorso vale per
l’assistenza. I
l piano è quello di vendere le Alfa Romeo nei saloni di Jeep, diffusi negli
USA e in tutto il
mondo, in sinergia con un
Marchio che è
sinonimo di off road e
non entrerebbe in contrasto con il
retaggio sportivo del
Biscione. Sulla carta si tratterebbe di una coppia azzeccata (anche se giocoforza i
SUV Alfa avranno parecchio in
comune con alcune Jeep) ovvero due
brand, riconoscibili,
distinguibili, per una clientela
appassionata, ma
differente.
Automotive News ha approfondito che
Alfa Romeo si “appoggerà” a Ferrari per avere motori di
prestazioni e di
prestigio, progetto annunciato da
Marchionne allo scorso Salone di
Detroit, ribadendo alla kermesse di
Ginevra “
Le Alfa Romeo devono essere prodotte in Italia con un propulsore italiano”.
Nello specifico la potenza delle future Alfa Romeo,
berline, sportive e SUV, a
trazione posteriore e integrale arriverà da Maranello e da Modena.
Motore Ferrari e design italiano sono le ultime armi per la rinascita di Alfa, che come già scritto, potrebbe abbandonare la
MiTo e la
Giulietta, e dovrebbe presentarsi
con sei modelli (forse sette) nei prossimi cinque anni.
Tra i quali la più attesa sarà la nuova
Giulia, berlina e familiare, nome che fa tornare agli allori del Biscione di oltre mezzo secolo fa –
la celebre pubblicità “Giulia TI, la macchina di famiglia che vince le corse” – che sarà prodotta a
Cassino. E i motori
benzina (quelli più diffusi a livello globale, per i
diesel ci saranno aggiornamenti degli attuali
V6 che sono su
Maserati e
Lancia) saranno
al top di gamma derivati dai V6 bi-turbo Ferrari, sviluppati per
Maserati, adattati dagli ingegneri
Alfa Romeo e realizzati negli stabilimenti di Pratola Serra e Termini.